Mediterranean

L'appello dei pescatori: mangiate pesce del Mediterraneo


Gli italiani mangiano solo certe varietà di pesce, e per giunta costose. Ora dalla Sicilia parte l'appello dei pescatori.Dal gambero rosso, all'acciuga, passando per nomi quasi sconosciuti come il tombarello, la boga o il pesce pilota: sono alcune delle specie ittiche presenti in tutto il Mediterraneo e particolarmente abbondanti nei mari siciliani. Eppure, negli ultimi anni, i pescatori catturano solo le varietà più richieste, tralasciandone altre. Cinquant'anni fa venivano consumate in Italia circa 150 specie ittiche contro le 40 di oggi, e appena 10 di queste rappresentano l'80 per cento del consumo. Per dare un contributo concreto al settore ittico regionale e offrire al consumatore i relativi strumenti di conoscenza e garanzie alimentari, dalla collaborazione tra Provincia di Siracusa e il consorzio Plemmirio, è nato "l'Atlante per il mare dop", realizzato con i fondi Por 2000/2006. Una guida al consumo sostenibile che è stata presentata da Goletta Verde alla Tonnara Florio di Palermo. "Il pesce del Mediterraneo rappresenta una delle risorse più importanti della Sicilia - ha sottolineato Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente - L'atlante, quindi, vuole essere un utile strumento per fare conoscere ai siciliani questa grande risorsa a nostra disposizione e per dare maggiore consapevolezza ai pescatori che devono impegnarsi a promuovere e tutelare il pescato del nostro territorio se non vogliono essere le prime vittime di una grave crisi economica e occupazionale che colpirebbe il nostro territorio". La guida vuole avvicinare il consumatore all'acquisto consapevole, privilegiando il "pesce povero" a basso costo, abbondante e con garanzie di freschezza. Nel corso della presentazione, è stata citata un'indagine del Movimento difesa del cittadino sulla sicurezza alimentare dei prodotti ittici, secondo cui solo il31,6% dei banchi di pesce nei mercati rionali in Italia riporta tutte le informazioni obbligatorie per legge.