Incontri on/off line

La coda del pavone 2


Fabio è un imprenditore romano, all'appuntamento non scende nemmeno dalla macchina ma, con fare raffinato (!) mi aspetta nell'auto con in mano una rosa rossa lunga un metro.Lo guardo cercando i tratti dell'uomo della fotografia, inutile, quell'uomo esisteva una decina di anni fa, adesso Fabio non solo ha l'aspetto di un vecchio signore ma, intuisco, anche  l'inquietante fisico di Barbapapà.Mi porta in un ristorante dove, evidentemente, è cliente abituale, il personale lo saluta ossequiosamente, la direttrice intavola una breve conversazione. Mi sento pervadere da un leggero disagio.Fabio ha vissuto molto tempo negli USA, parla con me un inglese fluente, sceglie un vino pregiatissimo e boccia ogni mia scelta dal menù, "consigliandomi" altre prelibatezze, di fatto decide lui cosa devo mangiare e bere. Parla napoletano col cameriere, è spezzante, ha un tono sgradevole, io non tollero chi ha un atteggiamento del genere con chiunque sia addetto a qualsiasi servizio e il disagio cresce.E poi arriva il momento della coda del pavone, Fabio ci tiene a farmi sapere che il suo patrimonio ammonta a tre milioni di euro, mi descrive minuziosamente come sono investiti e quanto fruttano ogni anno, mi racconta della sua azienda, delle sue splendide case, della sua barca con skipper.Ovviamente non lesina particolari su personaggi famosi dei quali è amico, sulla portata delle sue vacanze 5 stelle lusso, sui suoi viaggi in classe Magnifica, per avvalorare queste affermazioni apre il portafoglio mostrandomi le sue carte di credito "gold" e la tessera Alitalia Fraccia Alata...sempre gold ( se gli dicessi che quelle black sono le più esclusive penso finirebbe immediatamente al reparto Psichiatria del vicino Ospedale San Giovanni).Lo guardo in viso, non c'è proprio nulla che mi piaccia, denti grigi, pelle rugosa e asfittica, naso storto, occhi cadenti, capelli insignificanti. Capisco perchè sente la necessità di mostrare ciò che possiede, probabilmente pensa che qualunque donna, mamma single, con un minimo di sale in zucca non possa lasciarsi scappare un'occasione del genere!Penso sconsolata a quante donne accettano ogni giorno di accompagnarsi a uomini facoltosi ma irrimediabilmente brutti, trascurati, insignificanti, in nome del Dio Denaro con la prospettiva di una vita migliore per loro, per i figli, per i genitori anziani...devono essere veramente tante se molti uomini danno per scontato che un corteggiamento del genere sia una garanziasi succcesso.Quando è successo che questi modi si sono radicati nella società? Che questa sorta di prostituzione è stata "sdoganata"?Sarà stato dopo lo scandalo dell'Olgettina? Delle escort del Cavaliere? Oppure è uno specchio della crisi?Di sicuro non fa per me, ed anche qui, alla mia ammissione, scateno i peggiori istinti da parte di colui che al desco si comportava da Principe  e che  si trasforma, per magia, in un Gargamella prepotente. Un'ulteriore conferma, se ce ne fosse stato bisogno.