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IL SIGNOR G.


Il Signor G. si è svegliato nel cuore della notte, ancora quell'incubo spaventoso.Il Signor G. è sudato fradicio, il Cuore batte troppo veloce e ha il fiatone.Il Signor G. è stanco, sperava in un sonno ristoratore ma...Da troppe notti non si riposa più, troppo spesso il suo incubo lo perseguita.La luce dei lampioni filtra dalle persiane fino al soffitto sopra il suo letto.Il Signor G. non riesce più a prender sonno, guarda la sveglia sul comodino che segna le 04:30, lì vicino ci sono i suoi psicofarmaci...Ancora quei mille pensieri che gli affollano la mente e che non lo abbandonano mai, tenta di non pensare a niente ma è inutile...Tra poco sarà l'alba......Il Signor G. si veste ed esce di casa.Il Signor G. cammina senza meta, il vento freddo gli graffia la faccia.Finalmente un'attimo di pace, non c'è nessuno in giro, ne persone ne macchine, ma solo lui con i suoi troppi pensieri...Il Signor G. non sa dove andare ma continua a camminare...Il Signor G. non sà che fare......E perciò non fà niente......Roma ancora si deve svegliare...