"Geolocalizzazione dei cellulari, l’Unione Europea potrebbe imporre la privacy - Regole più rigide dall’Unione Europea per la privacy dei possessori di smartphone: in arrivo il parare dell’organismo consultivo Ue che potrebbe imporre a produttori di trattare i dati sulla geolocalizzazione alla stregua dei dati personali." Da Macity. Davvero pessima, questa Unione Europea che vuole "imporci" a forza la "privacy". Anche perche' il termine sembra perlopiu' divenuto una parolaccia; quasi un mix sinonimo tra "illusione", "stupido" e "illecito". E in effetti, a leggere questo genere di articoli, pare che a nessun fanboy Apple importi un piffero, del poter scegliere che i propri spostamenti non vengano registrati. Anche se pero', ad esempio, quando la UE "impose" la liberta' di scelta del browser agli utenti Windows, un paio d'anni or sono, i siti Applecentrici in coro unanime salutarono l'evento come assolutamente positivo. Strana incongruenza, in effetti... Ma sto divagando: torniamo a bomba. Il punto, dicevo, qui non e' affatto la "privacy" e se ci importa o meno di essere tracciati, non fatevi trarre in inganno. Il punto e' decidere se Steve Jobs deve o non deve chiederci il permesso di registrare i nostri movimenti per farne l'uso che meglio gli aggrada. In altre parole: vogliamo rivendicare, noi utenti, il potere di negargli questo permesso se ci va, si o no? Gli Applezeloti pensano che no, che a loro non interessa godere di questa possibilita' di scegliere. E di conseguenza, come gia' accaduto nel caso di Adobe Flash per iOS, da bravi fan del pensiero jobbiano, ritengono legittimo, giusto, doveroso e desiderabile, privare di questo diritto di scegliere anche tutti gli altri utenti Apple. Quelli, come dire, che la pensano in modo differente.
LA LIBERTA' DALLA SCELTA
"Geolocalizzazione dei cellulari, l’Unione Europea potrebbe imporre la privacy - Regole più rigide dall’Unione Europea per la privacy dei possessori di smartphone: in arrivo il parare dell’organismo consultivo Ue che potrebbe imporre a produttori di trattare i dati sulla geolocalizzazione alla stregua dei dati personali." Da Macity. Davvero pessima, questa Unione Europea che vuole "imporci" a forza la "privacy". Anche perche' il termine sembra perlopiu' divenuto una parolaccia; quasi un mix sinonimo tra "illusione", "stupido" e "illecito". E in effetti, a leggere questo genere di articoli, pare che a nessun fanboy Apple importi un piffero, del poter scegliere che i propri spostamenti non vengano registrati. Anche se pero', ad esempio, quando la UE "impose" la liberta' di scelta del browser agli utenti Windows, un paio d'anni or sono, i siti Applecentrici in coro unanime salutarono l'evento come assolutamente positivo. Strana incongruenza, in effetti... Ma sto divagando: torniamo a bomba. Il punto, dicevo, qui non e' affatto la "privacy" e se ci importa o meno di essere tracciati, non fatevi trarre in inganno. Il punto e' decidere se Steve Jobs deve o non deve chiederci il permesso di registrare i nostri movimenti per farne l'uso che meglio gli aggrada. In altre parole: vogliamo rivendicare, noi utenti, il potere di negargli questo permesso se ci va, si o no? Gli Applezeloti pensano che no, che a loro non interessa godere di questa possibilita' di scegliere. E di conseguenza, come gia' accaduto nel caso di Adobe Flash per iOS, da bravi fan del pensiero jobbiano, ritengono legittimo, giusto, doveroso e desiderabile, privare di questo diritto di scegliere anche tutti gli altri utenti Apple. Quelli, come dire, che la pensano in modo differente.