Melamente assorto

MESSE DI PROFITTI FITTI DI PROMESSE


"Ogni dipendente di Apple genera 420.000 $ - Apple è una multinazionale con 46.600 dipendenti fissi, la maggior parte impegnata negli oltre 320 Apple Store sparsi per il mondo. Ma cosa succede se dividiamo il fatturato annuo per il numero dei dipendenti? Abbiamo una marmellata numerica che ci indica, in teoria, quanto denaro genera ogni dipendente. Dato significativo se paragonato a quello ottenibile dalla concorrenza. Si evince che Apple possiede un tasso di redditività per dipendente altissimo: 419.528 $, contro i 151.063 $ del 2008. Al secondo posto c’è Google con 336.267 $ e poi Microsoft con 244.831 $." - Da Melamorsicata. Non pretendo certo che Kiro familiarizzi col concetto di plusvalore marxiano, ci mancherebbe, ma immagino che qualcuno un'oncia meno disperatamente assuefatto al proprio feticismo nei confronti del marchio della multinazionale di stanza a Cupertino, possa ragionevolmente chiedersi: ma chi raccoglie questa immensa messe di "profitti generati"? Chi coglie i frutti di questo enorme "tasso di redditivita' per dipendente"? Non certo loro, i dipendenti ufficialmente riconosciuti come tali da Apple; questo lo sappiamo, visto che essi percepiscono un compenso annuo paragonabile a quello della media dei loro omologhi di altre compagnie. Tanto meno i veri dipendenti di Steve Jobs, quei milioni che vengono sfruttati come schiavi ogni giorno e si ammalano di esalazioni, o muoiono di suicidio e che continuano a chiedere che Apple mantenga le sue promesse da marinaio. Allora chi?