Melamente assorto

LE MAGICHE PROTESI DELL'iOS


"Se i mercati scoprono e propongono quello che i consumatori più desiderano, lasciatemi dire che la nostra tecnologia è diventata estremamente abile nel creare prodotti che corrispondono alle nostre fantasie di un rapporto erotico ideale, in cui l’ oggetto amato non chiede nulla e dona tutto e subito, ci fa sentire onnipotenti e non fa scenate quando, soppiantato da un oggetto ancora più sexy, viene relegato in un cassetto. In senso più ampio, l’ obiettivo finale della tecnologia, il telos della techné, è sostituire un mondo naturale indifferente ai nostri desideri - un mondo di uragani, difficoltà e cuori infranti, in cui bisogna resistere - con un altro così sensibile ai nostri desideri da essere, di fatto, una mera estensione del nostro io. Penso, infine, che il mondo del consumismo tecnologico sia turbato da un amore reale, e non abbia altra scelta se non scombussolare, a sua volta, l’ amore. La sua prima linea di difesa è mercificare il nemico. Potete scegliere gli esempi di mercificazione dell’ amore che preferite, quelli più disgustosi. Io citerei l’ industria dei matrimoni, le pubblicità televisive in cui compaiono bambini graziosi o si propone un’automobile come regalo di Natale, e l’ equazione particolarmente grottesca tra diamanti e devozione eterna. Il messaggio, in questi casi, è che quando si ama qualcuno si deve comprare qualcosa.
La cosa che colpisce maggiormente nei prodotti di largo consumo - massimamente rappresentati dai dispositivi elettronici e dalle loro applicazioni - è che sono progettati perché piacciano immensamente. Dover piacere è proprio ciò che li definisce, a differenza di quei prodotti che sono semplicemente se stessi, che non sono creati necessariamente per piacere. (Penso ai motori dei jet, alle attrezzature di laboratorio, all’arte e alla letteratura seria). Se riferiamo queste considerazioni agli esseri umani, e immaginiamo una persona caratterizzata dal disperato desiderio di piacere, che cosa vediamo? Vediamo un individuo privo di integrità, senza un centro; nei casi patologici vediamo un narcisista che non riesce a tollerare la possibilità di non piacere, e di conseguenza rifiuta il contatto umano o ricorre a mezzi estremi, sacrificando la sua integrità, pur di piacere. Se dedichiamo la vita all’ esigenza di dover piacere e ci dotiamo a questo fine di una maschera affascinante, mostriamo di non credere che saremmo amati per quel che realmente siamo. Se riusciremo poi a piacere manipolando gli altri, sarà difficile, in qualche modo, non disprezzarli per aver creduto al nostro trucco.
I prodotti tecnologici commerciali sono dei grandi alleati del narcisismo, che di loro si alimenta. Oltre alla capacità di piacere a tutti, hanno incorporata quella di riflettere un’immagine piacevole di noi. La verità è che cercare di piacere è incompatibile con le relazioni d’ amore. Prima o poi, ad esempio, ci troveremo a litigare furiosamente, e sentiremo uscire dalla nostra bocca cose che non ci piaceranno affatto, che infrangono l’ immagine di persone giuste, gentili, carine, attraenti, controllate, divertenti, simpatiche che ci siamo costruiti. Lasceremo emergere qualcosa di più autentico e la nostra vita improvvisamente diventerà reale. Ci troveremo a dover fare scelte vere, diversamente da quelle fasulle e commerciali tra un BlackBerry e un iPhone. Ci troveremo a dover rispondere a domande come: amo questa persona? Oppure: questa persona mi ama? Non esiste un individuo che possa veramente piacervi in ogni dettaglio. Questo è il motivo per cui un mondo regolato dal dover piacere è in definitiva una menzogna. Ma esiste una persona di cui possiamo amare ogni dettaglio. Ed è per questo che l’ amore è una minaccia per l’ ordine del consumismo tecnologico: rende evidente la menzogna." - Franzen Jonathan, da Il Corriere Della Sera.
Immagine da guyswithiphones.comUn ringraziamento a MelaMarcia per la segnalazione.