Melamente assorto

NON SPUTATE SUL CINESE


"Non sono passati tanti anni da quando la “concorrenza” tra siti dedicati al mondo della mela mordicchiata, e in quel periodo mi ci inserisco pure io con Tevac, si faceva a gara con articoli e segnalazioni, ma news sulle varie uscite dei software a parte, quello che faceva davvero la differenza era la qualità e l’originalità dei contenuti. Poco importava se venivano da dei giornalisti “veri” o da degli amatori improvvisati. Da quando tutto si traduce in click preziosi per i circuiti di advertising, il web ha subito un processo di dequalificazione importante, lento e inesorabile. Nel momento in cui il miraggio di facili guadagni ha preso piede, ma che dopo un breve periodo di euforia si è trasformato in poche briciole da spartire fra molti, sono comunque cambiate metriche ed obiettivi. In peggio, e non c’è stato ritorno. Alle più celebrate e diffuse testate ufficiali di informazione se ne affiancano altre, meno potenti ma sempre più apprezzate, con uno sguardo attento alla qualità di quanto viene scritto. L’onda sta coinvolgendo anche i blogger, che stanno cominciando a vivere una seconda giovinezza nonostante i prematuri coccodrilli di una morte annunciata, per mano del social-qualcosa di turno." - Rob Rota. Premesso che personalmente concepisco il "social" piu' come un volano che non come un killer della piattaforma blog, non mi resta che congratularmi con Rota. Mi fa piacere constatare il diffuso quanto lento, faticoso ma progressivo avvicinamento a quello che vado affermando pubblicamente dal 2005 almeno e per via blog, dal 2007. Certo, mi son dovuto asciugare la faccia da un bel po’ di sputazzi digitali, soprattutto dalle parti dove comandava Rob Rota, nel frattempo, ma non me la prendo: sono i rischi del mestiere del "dissidente". Ma sono anche convinto che d’ora in avanti la strada sara’ tutta in discesa. Apple e’ ormai con ogni evidenza divenuta null'altro che la sua propria nemesi (anche solo a causa delle dimensioni da tirannosauro, a pensarci); ragion per la quale chi ha storicamente apprezzato la filosofia che c’era dietro “l’altra” Apple, non potra’ che fatalmente ritrovarsi sempre piu’ da “questo” lato della linea che, per usare ancora termini mutuati dalla mitologia della mela, separa il “think different” dal resto. E’ solo questione di tempo. E il tempo, si sa, e' galantuomo.