Melamente assorto

iPOCRIFI


"La foto di Steve Jobs emaciato č probabilmente un falso. Aggiornamento: forse no - I lettori Marcolino e Bonacina mi segnalano la pubblicazione di altre fotografie simili a quella iniziale. Queste nuove immagini (che non pubblico per rispetto della dignitą di un malato; se ci tenete a vederle, sta a voi seguire i link) hanno una risoluzione migliore, sono state scattate con un teleobiettivo potente (a differenza di quella iniziale, ripresa a distanza ravvicinata, forse dall'interno di un'auto di passaggio) e sembrano autentiche. Č stata anche pubblicata, pressi i link citati sopra, una versione a maggiore risoluzione della fotografia del volto di Jobs pubblicata inizialmente. Questa versione e la presentazione di queste nuove immagini sembrano indicare che anche la prima immagine sia autentica perlomeno nella sostanza." - Paolo Attivissimo. Il tempo e' galantuomo, come sappiamo; parlando di Apple, sul mio blog o altrove ne ho avuta prova innumerevoli volte, ma stavolta non ne e' dovuto trascorrere nemmeno tanto. Ebbene, come potete vedere, era tutto vero; la foto era autentica e la notizia da pubblicare era proprio questa: l'evidenza dei fatti, la verita' che spazza via i dubbi, le dicerie e le menzogne. Era esattamente -questo- il senso del post con il quale pubblicai la foto incriminata. In quell'articolo giustapponevo tre informazioni. La prima: Steve Jobs in vacanza in Toscana una decina di giorni fa. La seconda: Steve Jobs al lavoro il 24 Agosto. La terza: quella foto. E invitavo a riflettere su qualle delle tre informazioni (quella piu' "accurata" era spacciata dal solito, ineffabile Antonio Dini) vi fosse piu' verosimiglianza. Perche'? Perche' volevo stanare le piaggerie, le bugiardaggini e le ipocrisie alle quali ormai ci hanno assuefatti gli "informatori" (con rispetto parlando) dell'ambiente Applefan. Penso di esserci in qualche modo riuscito, tutto sommato. Ma andiamo oltre, perche' purtroppo c'e' un di piu'. E' davvero triste, per me, vedere un bravo informatore-demistificatore come Paolo Attivissimo ridursi a queste meschine e ipocrite scalate di specchi. Dopo aver fatto invano il triplo salto mortale con avvitamento per riuscire a dimostrare la falsita' della foto che ritraeva Steve Jobs estremamente malato (per usare un eufemismo), ora, di fronte alle prove della sua autenticita' non trova di meglio che aggiungere una piccola e originale postilla al titolo, che recita "forse no". Un atteggiamento degno della migliore Pravda pre-caduta muro di Berlino. Ma non basta: alla fine, dopo aver ribadito che non pubblichera' le foto sulle quali ha scritto una valanga di righe e di cui ha parlato per giorni, s'affanna a mettere in guardia i propri lettori riguardo la presunta pericolosita' del sito che lui stesso linka, insultando senza vergogna la loro stessa intelligenza. Eppure, non ci crederete, c'e' chi e' riuscito a fare di peggio: c'e' chi ha steso una coltre di imbarazzato e colpevole silenzio sopra tutta la faccenda. Praticamente tutti i siti di informazione Applecentrica, che pure avevano biasimato e insultato le testate colpevoli di aver pubblicato le foto della "lesa maesta' jobbiana", ora tacciono e parlano d'altro: di iPhone 5, iPad 3, e via discorrendo. Cosi' chi ha detto la verita' rimarra' una "merda" e chi ha insultato e scritto falsita' ora comprovate come tali, come Mantellini ad esempio, non rettifica e passera' per abile e integerrimo "demistificatore", oltre che informatore "corretto". Non parliamo poi di coloro che si sono autocensurati, come Fabio Zambelli di SetteBit o Kiro di Melamorsicata, con la patetica scusa della privacy (pubblicando nel contempo pero' tutti i cazzi privati della vita del presidente di Apple, veri o falsi, senza alcun problema). Oppure di coloro che sono stati costretti a "pentirsi" cospargendosi il capo di cenere, subissati dalle ingiurie e dalle contumelie, costretti ad abiurare di fronte al Sant'Uffizio della comunita' fanboy, come il povero Rosario di Melablog; colpevoli di aver semplicemente scritto e pubblicato la verita'. Perche' i fatti, quando si parla di Apple e Steve Jobs, evidentemente non sono piu' fatti. Perche' in casa del fanatico la verita' non e' di casa.