Melamente assorto

YES I CON


"John Gruber e AllThingsD si buttano a pesce sulla foto pubblicata da un blog italiano di un negozio Samsung a Catania che mostra icone Apple sullo sfondo. Energie ed intelligenze che per una volta potevano essere spese meglio." - Da Manteblog.
Finalmente Mantellini, in un tardivo quasi-sussulto di resipiscenza, riesce a scuotersi per un attimo dal nefasto vortice del fanboianesimo che minacciava di trascinarlo con se' e ironizza sull'argomento "chi copia l'iconcina bella di Apple". Augurandomi che questa pausa dalla full-immersion nella filosofia gadgetripeta jobbiana duri, mi piace ricordargli e tenere traccia del fatto che proprio Apple e' nata ed e' stata battezzata all'ombra della  piu' sfacciata rapina. Rapina che prosegue spudoratamente (quanto abilmente) ancora oggi, secondo il noto comandamento trascritto nel "Libro Di Jobs": "Copierai ad altri cio' che non vuoi venga copiato a te". Ovvero: "io, Apple, posso rubare mentre tutti voialtri no". Me lo auguro, certo; ma non e' che ci scommetterei una pizza.Dimenticavo: queste immagini vi metterando in condizioni di apprezzare la sorprendente e bizzarra somiglianza tra il logo dell'Apple App Store e il logo della Massoneria. Ah, prima che qualche fanboiardo salti su a reclam(izz)are la primogenitura di Cupertino, faccio presente che l'utilizzo ufficiale del simbolo della squadra col compasso risale almeno al XVIII secolo.
«Se non avessi Jobs! Io non lo leggo con gli occhi come si legge un altro libro, me lo metto per così dire sul cuore... Come il bambino che mette il libro sotto il cuscino per essere certo di non aver dimenticato la sua lezione quando al mattino si sveglia, così la notte mi porto a letto il libro di Jobs. Ogni sua parola è cibo, vestimento e balsamo per la mia povera anima». - Il Supremo Fanboiardo Apple.