Melamente assorto

THE JOB MUST GO ON


I contatori delle visite giravano dappertutto a pieno regime, ieri; giorno della morte di Steve Jobs. Ne' c'era possibilita' di scampo: i media, tirandosi la volata l'un l'altro, ci hanno scatenato addosso uno spaventoso tsunami di coccodrilli, panegirici, elegie, leggende, agiografie, epopee, mitologie, isterie collettive e storie dell'informatica inventate di sana pianta. Insomma, nel volgere di 24 ore c'e' piovuta in capo una gragnuola inaudita di corbellerie, scempiaggini e panzane sul cosiddetto: "Leonardo del terzo millennio" che sono arrivate a saturare completamente ogni singolo spazio mediatico e quasi perfino l'aria. Pareva di rivivere l'11 Settembre. Ovviamente i siti Applecentrici si sono precipitati come un sol uomo a fare da battistrada di questa pseudomessa mediatica globale in suffragio. Coloro che avevano fatto fuoco e fiamme contro la pubblicazione delle foto scoop di Jobs malato terminale, invocando la "lesa maesta'" per violazione della privacy, blaterando a vanvera di foto falsificate da "squali" e "avvoltoi", ieri si sono buttati a corpo morto (e' il caso di dirlo) e senza vergogna sul cadavere di Steve Jobs, sgomitando uno con l'altro per piazzare sotto i banner dei loro inserzionisti la foto piu' grossa, l'indiscrezione piu' ghiotta, lo scoop piu' inedito, l'intervista piu' prossima alla morte. Stavolta si, uno spettacolo davvero disgustoso. Tutti i siti Applecentrici che ho visitati (qui ne riporto una piccola rappresentanza), hanno adottato lo stesso indecente comportamento: strillonare la morte del co-fondatore di Apple senza intaccare la struttura pubblicitaria del sito; cosi' da poterci lucrare abbondantemente sopra. Tanto piu' allora sono lieto di riconoscere onore al merito all'unico sito (a mia conoscenza) che ha deciso di agire in modo "differente", oscurando i propri banner pubblicitari e rinunciando al conseguente pieno di introiti, in segno di lutto per la morte del proprio beniamino: Melablog. Un gesto cui riconosco, non solo piena coerenza e sincerita', ma anche una certa dose di nobilta'.