Melamente assorto

DIRITTO DI REPLICANTE


"Girocollo nera: il perchè nella vera storia raccontata da Jobs - L’idea di una uniforme Apple, ha spiegato Jobs a Isaacson, era nata ad inizio anni ’80 durante una visita alla sede Sony in Giappone; negli uffici e stabilimenti Sony tutti i dipendenti vestono, appunto, un’uniforme aziendale (...) Jobs aveva pensato che potesse essere una buona idea fare la stessa cosa in Apple e aveva assegnato al famoso stilista Issey Miyake (che aveva disegnato proprio la divisa Sony vista in Giappone) il compito di fornire alcuni campioni di una sorta di gilet che sarebbe dovuto essere il segno distintivo dei dipendenti Apple. L’idea una volta presentata a Cupertino è stata però immediatamente bocciata: «accidenti - disse Jobs - non appena mi sono presentato sul palco proponendo questa cosa è partita la contestazione». Ma se il capo di Apple aveva dovuto mettere da parte l’idea di dare ai lavoratori della Mela una uniforme, non altrettanto è stato per sé stesso." - Da Macity. Insomma, udite udite, Jobs -lo spirito libero per eccellenza di Silicon Valley- voleva mettere tutti in uniforme, giu' a Cupertino. Un mucchio di cloni, di replicanti, in fila come tanti bei soldatini del suo esercito personale. E alla fine c'e' riuscito, in effetti (qualcuno ricordera' che scrissi di Steveotipi). Ma questo dettaglio mostra di piu': dimostra quanto, gia' all'epoca, il tasso di ipocrisia delle campagne "1984 " e "Think Different" fosse spaventosamente alto: quanto il "genio" di Apple, colui che secondo la vulgata mediatica corrente "ha migliorato il nostro mondo", abbia saputo prendere abilmente per il naso tutto il mondo. La parte piu' divertente di questa storiella, pero', e' che ora sappiamo che neppure l'idea alla base del suo modo di vestire era farina del suo sacco.