Melamente assorto

KILL NUNNE' BILL


"La ITC condanna HTC: blocco delle importazioni dei terminali Android negli USA dal 2012! - La ITC (International Trade Commission) si è appena pronunciata a favore di Apple nella causa contro HTC relativa ad alcuni brevetti appartenenti alla società di Cupertino utilizzati per realizzare la serie di smartphone Android." - iPhone Italia. Un fatto e' assodato: piuttosto che stringere alleanze per evitare l'altrimenti inevitabile -cioe' di essere progressivamente schiacciata da Android come fu all'epoca dal DOS di Microsoft e poi da Windows- Apple preferisce continuare la folle e perdente corsa iniziata dal suo estinto co-fondatore, ingaggiando ostinate ed inutili quanto spettacolari sfide a colpi di kung-fu giudiziar-brevettuale. Sfide che peraltro nella parte piu' importante e sostanziale dei casi, la vedono regolarmente perdente. Il problema vero per Cupertino pero', come ho gia' avuto modo di dire, non e' quello di riuscire ad affrontare le sconfitte, ma quello di fronteggiare le conseguenze delle vittorie. Il bene piu' prezioso per una multinazionale come Apple, lo sappiamo, e' il marchio; e ogni volta che la mela si pavoneggia nell'atto di umiliare un concorrente -specialmente se piu' piccolo di lei come HTC o Samsung e specialmente se il suo prevalere consiste nel privare i consumatori di un prodotto alternativo- questo bene viene come intaccato e insozzato; insomma perde parte del suo appeal. Ma anche ammettendo che questo lento e progressivo deterioramento dell'immagine non sia gia' in atto come e', c'e' un'altra brutta questione da affrontare per Tim Cook e i suoi, ugualmente se non piu' perniciosa: l'esorbitante massa di avversari che Steve Jobs ha ostinatamente collezionato durante gli anni di permanenza in Apple. Una quantita' enorme, quasi incalcolabile dal momento che Apple, oggi, non ha piu' nessun alleato. Perfino quelli storici, come Adobe, nel suo parossismo paranoide-autarchico, Jobs li ha sistematicamente presi a legnate e ripetutamente insultati, fino ad alienarseli del tutto. Ora: chiunque abbia un minimo di senso della realta' sa bene che, stelle del cinema e dei cartoon a parte, nessuno puo' permettersi di aprire piu' fronti di conflitto e mantenerli tutti aperti a lungo impunemente; nessuno ci e' mai riuscito e la disfatta e' sicura. La conclusione e' dunque e' una e una sola: o Cupertino cambia presto strategia, oppure gli avversari di Apple avranno la meglio; la storia della tecnologia (e non solo) non ammette dubbi al riguardo e su questo neppure si discute; e' solamente questione di tempo. Apple farebbe bene percio' a dare una bella ripassata alla sua storia in modo da venire rapidamente a piu' miti consigli e farla finita con questa ordalia brevettuale a 360 gradi. Ovvero ad impiegare questo tempo, fintanto che puo' trattare da pari a pari, per abbassare gradualmente le armi e i toni e ricominciare a lavorare saggiamente di diplomazia e accordi con la sterminata selva di nemici che si e' accuratamente coltivata. La prevalenza dell'uno contro tutti, del Cupertino uber alles, oggi come 20 anni fa non e' un'alternativa che appartiene al mondo reale; appartiene solamente al delirio malato di un uomo ormai morto e' sepolto. E va sepolta definitivamente, insieme a lui.