Melamente assorto

SENSO AUTENTICO ALTERNATO


Sempre a proposito dell'inaudito scandalo  suscitato dalle bugie inserite da Mike Daisey per arricchire di dettagli spettacolari il suo show, giova forse ricordare con una mini galleria d'immagini, che l'intera carriera di Steve Jobs fu costruita sul mendacio. A partire dal furto di nome e marchio ai Beatles in avanti. Bugie, non solo dette e ripetute in pubblico per decenni, ma addirittura sulle quali il prematuramente scomparso CEO di Apple costrui' interi show mediatici a beneficio della propria azienda e dei relativi immensi profitti, accusando fantomatici "speculatori" di propalare falsi allarmi sulla sua salute. In realta' era lui a mentire. Ovviamente all'epoca nessun inaudito scandalo (tranne per me e pochissimi altri). Nessuno allora oso' mettere in discussione la veridicita' delle parole di Jobs, il quale si prese letteralmente gioco del mondo intero, come queste foto testimoniano (anche se ha riso per poco, pero'). Tantomeno fa scandalo  oggi, figuriamoci: acqua passata, dicono i solerti odierni fustigatori di Mike Daisey. Al contrario, Jobs e' celebrato e venerato piu' di Padre Pio e chi osa criticare il suo operato -come "quel ciccione di Daisey" (questa l'accusa piu' gettonata nei commenti)- viene messo alla gogna dalla pletora di siti Applecoronati che infesta la rete senza speranza. Ad ogni modo, la morale e' sempre quella: le bugie son tutte uguali, vero; ma -quando si parla di Apple e Steve Jobs- qualcuna e' invariabilmente piu' uguale delle altre.