Melamente assorto

UN NASO LOUNGE LOUNGE


"L’associazione (Altroconsumo ndr), in primis, sembra confondere i termini di una legge che per quanto relativamente chiara (come può esserlo una legge italiana) è difficilmente applicabile (o se preferite “diversamente applicata”) e suggerisce erroneamente, a partire da due casi particolari, la volontà da parte di Apple di far passare la propria garanzia (nominalmente il prodotto Apple Care) come sostitutiva e non integrativa della garanzia di conformità. Non è questo però il punto e non neppure questo il motivo per cui Apple è stata sanzionata dall’AGCM nel 2011." - The Apple Lounge. "Le pratiche commerciali scorrette contestate alla casa americana sono fondamentalmente due:La pressoché totale mancanza di informazioni fornita ai clienti in ordine alla sussistenza ed alle caratteristiche della garanzia legale (obbligatoria ed irrinunciabile per legge) per tutti i prodotti venduti (2 anni + 2 mesi dalla vendita, per ogni difetto di conformità);L’aggressiva proposta commerciale inerente la stipula della garanzia convenzionale annuale Apple (c.d. ‘Apple Care Protection Plan’ – A.P.P.), unitamente alla mancanza di informazioni inerente i suoi contenuti ‘aggiuntivi’ rispetto a quella legale.All’interno di queste pratiche scorrette, inoltre, si articolano due ulteriori sotto-pratiche, che possono così sintetizzarsi:il “proposito di Apple di rifiutare in generale il riconoscimento e la prestazione della garanzia legale di conformità, rinviando a quella convenzionale di un anno riconosciuta quale produttore, dando risposte non chiare al momento della richiesta della prestazione di garanzia legale […] e richiedendo appunto al consumatore di provare il difetto di conformità, salvo i casi in cui l’interlocutore dimostri una particolare insistenza” (dal par. n. 155 del provvedimento);la “pretesa che dopo i primi sei mesi dall’acquisto il consumatore debba provare il difetto di conformità (eventualmente tramite perizia) rifiutandosi di accettare la denuncia ai sensi del Codice del Consumo e prendere in carico i prodotti, configura la frapposizione ingiustificata ed emulativa di un ostacolo all’esercizio dei rimedi legali previsti dall’art. 132, comma 2, del Codice del Consumo” (par. n. 156 provv.).In altre parole, la Apple agiva in contravvenzione alle regole consumeristiche sia prima della stipula del contratto, per ridurre il valore della garanzia legale ed indurre il consumatore a stipulare quella convenzionale Apple con un ulteriore pagamento, che dopo la stipula del contratto, in sede di prestazione della/e garanzia/e previste, frapponendo tra la denuncia del vizio e l’accettazione del bene in garanzia, ulteriori (illegittimi) ostacoli alla operatività della copertura." - ADUC."Garanzia biennale negata: Confermata condanna a Apple - Il Tar del Lazio ha ribadito le sanzioni da 900mila euro al gruppo di Cupertino inflitte dall'Autorità garante per "pratiche scorrette". - Repubblica. Per ironia della sorte, stavolta le vergognose bugie pro-Apple e anti-consumatori dei siti Applecoronati del calibro di Apple Lounge, vengono sonoramente smentite in tempo reale. Quello che ieri il TAR -sede di fronte alla quale Apple stessa aveva presentato ricorso- ha inferto alle menzogne della multinazionale multimiliardaria e dei suoi fanboiardi copincollatori compulsivi di comunicati stampa, e' un colpo probabilmente ferale. Come gia' ben sanno compagnie del calibro di Microsoft, infatti, a questo punto c'e' null'altro che una dura lezione da imparare e un'amara medicina da ingoiare. E siccome a Cupertino abitano persone intelligenti, e' facile che finalmente s'intenda cio' che c'e' da intendere e d'ora in poi si metta la parola fine a scippi, inganni e menzogne. Per cio' che concerne i fanboys, invece, la faccenda purtroppo si presenta in modo differente.