Melamente assorto

LE LOUNGE CORNA DELL'ATTRIBUE


"Apple che acquisisce Starbucks, abbocca anche il Sole 24 Ore  - Era tutto inventato, ci aveva pensato il nostro Lucio Botteri a trovare l’argomento (una base “giornalisticamente” solida, vista la vecchia partnership che le due aziende strinsero anni addietro) a recuperare una foto del compianto Steve sul palco di un vecchio keynote in compagnia del CEO di Starbucks e a buttare giù una bufala di prim’ordine. P.S. a chi ritenesse poco elegante lo sputtanamento di cui sopra rispondo in anticipo facendo presente che questo è l’unico modo per evidenziare certe magagne che altrimenti passerebbero ingiustamente in cavalleria.  Qui ci impegniamo ogni giorno per offrire un’informazione tecnologica seria e controllata, attenta alle fonti e alle attribuzioni. L’unica notizia che un grande giornale che vive di “autorevolezza di rendita” pensa sia il caso di riprendere da noi è inventata, è datata primo aprile e viene riproposta senza attribuzione. Concedeteci di definire tutto questo, senza mezzi termini, profondamente avvilente." - The AppleLounge, 03 Aprile 2012. "Steve Jobs ha continuato a lavorare ad un “nuovo prodotto” fino al giorno prima della sua scomparsa - Lo stakanovismo di Jobs è sempe stato noto al mondo e queste dichiarazioni -questa testimonianza- ne sono la conferma. Masayoshi Son, pur non rivelando di quale “nuovo prodotto” si trattasse, ha ribadito più volte nella sua intervista quanto ammirasse lo spirito e la passione che Steve Jobs dedicava al suo lavoro (anche se è un po’ riduttivo definirlo solo “lavoro”)." - The AppleLounge, 20 Ottobre 2011. "Riguardo quelle presunte foto di Steve… - A quest’ora, volenti o nolenti, sarete già incappati nella “notizia del giorno” sulle gravi condizioni di salute di Steve Jobs. Repubblica e Corriere l’hanno spiattellata subito in prima pagina, dichiarando di fatto che ritengono attendibile una fonte come il National Enquirer, una pubblicazione talmente scandalistica che a confronto quello di Cronaca Vera e Stop è giornalismo d’inchiesta. Sto scrivendo queste righe per ufficializzare la posizione di TheAppleLounge a riguardo, visto che stanno arrivando varie segnalazioni che linkano ora all’articolo del Corriere o Repubblica, ora a quello di Gizmodo. Sul caso specifico il giudizio è semplice: quello che sta facendo il National Enquirer è pura speculazione gossipara. Le “diagnosi” a distanza che il giornale statunitense propina sono spazzatura: giudizi forniti sulla base di una foto, da parte di “dottori” non qualificati e senza nessuna conoscenza diretta di Steve Jobs. Questo è quanto è doveroso sapere, vista la copertura dedicata all’argomento. Su TheAppleLounge non leggerete altre notizie simili sulla salute di Steve Jobs a meno che non siano basate su dichiarazioni di fonti ufficiali. E per fonti ufficiali si intende Apple o Jobs in persona, con buona pace degli investitori Apple che immancabilmente la stampa U.S.A. prenderà a pretesto per rimestare sull’argomento." The AppleLounge, 17 Febbraio 2011. Le foto non erano per niente "presunte", le voci non erano affatto frutto di speculazione finanziaria ne' gossip e Steve Jobs stava davvero molto male. Tanto male che e' morto di cancro poco tempo dopo, proprio come paventava il National Inquirer. E Apple Lounge? AppleLounge -il para-sito sulla mela che impartisce lezioni omaggio di corretta informazione nei giorni dispari- ha mentito, dal momento che ha copincollato per anni le vagonate di balle spacciate da Steve Jobs; balle che pero', una volta venuto a conoscenza della verita', si e' guardato bene dal rettificare. Ne' il suo "boss", il fanboy Camillo Miller, ha sentito il bisogno di porgere le proprie scuse alla testata che aveva tra i primi concentrato l'attenzione sulle -reali- condizioni di salute di Jobs: il Sole 24Ore. Al contrario, Miller, da bravo rematore di rumors, nonche' impiallacciatore propagandiere di comunicazzati stampa da Cupertino, ha continuato imperterrito a sparare balle a tutto spiano senza il minimo pudore (particolarmente indecente la panzana dell'ultimo giorno di lavoro dello stakanovista Jobs, che dipinge la figura di un malato terminale con le metastasi dappertutto in corpo, imbottito come un otre di sedativi, non solo perfettamente in grado di pisciare da solo, ma perfino di pensare, telefonare, conversare e progettare fior di dispositivi hi-tech) bollando chi fiutava puzza di bruciato come "morboso". Non soddisfatto, si permetteva (nulla di diverso dai suoi compagni di merende fanboiarde, del resto) di aggiungere "gossipparo", "speculatore" e chi piu' ne ha, a chi scriveva -la verita'- e faceva quel mestiere che Miller non riconoscebbe manco se ci andasse a sbattere contro: dare semplicemente le informazioni, brutte o belle che siano, senza guardare in faccia nessuno. Il fatto che tu -Camillo Miller- ti sia fatto ripetutamente e intenzionalmente complice disciplinato attributore (senza rettifica neppure a posteriori) -dunque artefice- delle menzogne recidive di Apple e Steve Jobs: questo si che dovrebbe avvilirti profondamente.