"Abbiamo fatto sforzi enormi per abbassare il livello degli straordinari. E' difficile, e' complesso. Certe persone vogliono lavorare tanto. Alcune persone vogliono migrare e lavorare davvero tantissimo, cosi' da potersene tornare al villaggio, dopo un anno o due, con in tasca piu' soldi possibile." - Tim Cook. A parte le solite dichiarazogne di Tim Cook sul fatto che in USA manchebbero le capacita' necessarie per assemblare gli aifoni e gli aipaddi, e che questa sarebbe la ragione in forza della quale essi debbono essere necessariamente assemblati in Cina -sappiamo tutti perfettamente che Apple e le sue degne compagnie di merende multinazionali costruiscono i loro prodotti in Cina perche' in Cina la manodopera si paga da fame e perche' non sono permessi reali controlli ambientali ne' di sicurezza; tantomeno esistono sindacati indipendenti- a parte questo, dicevo, la perla che vi sottopongo oggi, e che per senso di nausea suscitato sfiora quella oscena del compianto Steve Jobs a proposito di medie cinesi dei suicidi in Foxconn, e' davvero notevole. In sostanza Cook ci dice: "Che volete farci, noi ce l'abbiamo messa tutta da sempre, ma e' davvero tanto difficile e complesso diminuire un'oncia dei nostri smisurati profitti per aumentare i loro magrissimi salari. Praticamente impossibile, direi. Anzi in realta' sono proprio loro, questi strani operai cinesi, a voler per forza ammazzarsi di lavoro. Insomma, se noi Apple -la straricca compagnia piu' capitalizzata del mondo, coi manager piu' pagati tra i manager piu' pagati e con i margini di profitto piu' alti per singolo prodotto- li sfruttiamo come schiavi, con orari da bestie e paghe vergognose, la colpa e' proprio la loro. In fondo noi facciamo solo quello che ci chiedono".
IL COOKIAIO D'ORO
"Abbiamo fatto sforzi enormi per abbassare il livello degli straordinari. E' difficile, e' complesso. Certe persone vogliono lavorare tanto. Alcune persone vogliono migrare e lavorare davvero tantissimo, cosi' da potersene tornare al villaggio, dopo un anno o due, con in tasca piu' soldi possibile." - Tim Cook. A parte le solite dichiarazogne di Tim Cook sul fatto che in USA manchebbero le capacita' necessarie per assemblare gli aifoni e gli aipaddi, e che questa sarebbe la ragione in forza della quale essi debbono essere necessariamente assemblati in Cina -sappiamo tutti perfettamente che Apple e le sue degne compagnie di merende multinazionali costruiscono i loro prodotti in Cina perche' in Cina la manodopera si paga da fame e perche' non sono permessi reali controlli ambientali ne' di sicurezza; tantomeno esistono sindacati indipendenti- a parte questo, dicevo, la perla che vi sottopongo oggi, e che per senso di nausea suscitato sfiora quella oscena del compianto Steve Jobs a proposito di medie cinesi dei suicidi in Foxconn, e' davvero notevole. In sostanza Cook ci dice: "Che volete farci, noi ce l'abbiamo messa tutta da sempre, ma e' davvero tanto difficile e complesso diminuire un'oncia dei nostri smisurati profitti per aumentare i loro magrissimi salari. Praticamente impossibile, direi. Anzi in realta' sono proprio loro, questi strani operai cinesi, a voler per forza ammazzarsi di lavoro. Insomma, se noi Apple -la straricca compagnia piu' capitalizzata del mondo, coi manager piu' pagati tra i manager piu' pagati e con i margini di profitto piu' alti per singolo prodotto- li sfruttiamo come schiavi, con orari da bestie e paghe vergognose, la colpa e' proprio la loro. In fondo noi facciamo solo quello che ci chiedono".