Melamente assorto

LA MELA COL BALLINO BLU


"Apple, Microsoft, Skype: scarsa attenzione alla privacy - La relazione sulla privacy 2012, creata dal team dell’Electronic Frontier Foundation, racconta in modo sintetico quali società sono seriamente impegnate sul fronte della tutela della privacy, quali fanno il minimo sindacale e quali invece nicchiano completamente. E i risultati lasciano a bocca aperta" - Melablog.
Non proprio. In realta' lasciano a bocca aperta i boccaloni, cioe' coloro che sono (stati) abituati a deglutire senza discutere le clamorose panzane di Apple e delle sue compagnie multinazionali di merende a base di ciambelle col buco di cazzi nostri. Un glu-glu via sondino lobogastrico di balle sparate in quantita' industriale che va avanti da anni praticamente indisturbato. Anche se non serve un'expertise da principe del foro per comprendere la ragione della macroscopica discrepanza tra le altisonanti affermazioni di Apple e i vergognosi risultati da poco pubblicati da EEF. Un minimo di conoscenza della lingua inglese e qualche decina di minuti di verifiche in rete sono piu' che sufficienti per scoprire come stanno le cose. Ebbene Apple, sulla sua pagina dedicata alla questione privacy, esibisce in pompa magna il bollino (chiamato pretenziosamente "sigillo" anche se non si capisce bene cosa dovrebbe "sigillare") di una societa' chiamata TRUSTe la quale, si legge: "ha esaminato la conformità della presente privacy policy e pratiche di comportamento con i requisiti del programma di TRUSTe inclusi i requisiti sulla trasparenza, responsabilità e scelta con riferimento alla raccolta e utilizzo dei tuoi dati personali". Suona bene, vero? E allora verifichiamo.
Innanzitutto leggo dal sito che "TRUSTe è un'organizzazione indipendente senza scopo di lucro". Falso. Non lo e' piu' a far data dal 2008. Lo scopo di TRUSTe e' far soldi vendendo bollini. Legittimo, per carita'; un po' meno legittimo invece e' raccontare bugie allo scopo di millantare inesistenti no-profit del piffero. Se questi sono i guardiani della nostra privacy, cominciamo maluccio.
Dulcis in fundo o in cauda venenum a voi la scelta, letto su Wikipedia e verificato sul sito di TRUSTe: "Il bollino TRUSTe non attesta che un certo sito e' conforme ad un qualunque specifico complesso di norme sulla privacy, quale ad esempio la "Direttiva Sulla Protezione Dati" della EU. Indica solo che quel sito ha auto-certificato la propria conformita' alle sue proprie regole, riportate nel sito stesso". Sottotitolato: TRUSTe non "monitora" 'na beata minchia. Perche' non verifica se le affermazioni di Apple rispondono al vero. Perche' non accerta se Apple rispetta davvero la legge. Perche' non appura nemmeno se Apple davvero ottempera alle regole che Apple stessa si e' autoimposta: zero, nisba, nada. TRUSTe, appiccicando qui e li' i suoi lucrosi bollini ci conferma semplicemente che Apple, in quelle pagine, afferma di rispettare le regole di Apple sulla privacy. Insomma TRUSTe ci rassicura sul fatto che le pagine web sul sito Apple in materia di privacy sono scritte in modo grammaticalmente e sintatticamente corretto e magari pure in bella grafia, ma poco o nulla d'altro. Percio' se alla fine della fiera vi state chiedendo: ma qual e' il reale ed effettivo scopo di questi cacchio di bollini che Apple compra da TRUSTe?", la risposta e' di fronte a voi; non c'e' che leggerla: "la (cui) missione consiste nel creare e rafforzare la fiducia degli utenti riguardo la privacy delle informazioni presenti su Internet." Piu' chiaro di cosi'.