Melamente assorto

MINIMA iMORALIA


"Le due grandi icone della nostra industria, Bill Gates e Steve Jobs, sono state argomento di un discorso tenuto di recente da Malcolm Gladwell presso la Biblioteca Pubblica di Toronto. In discussione c'erano capitalismo e imprenditoria e Gladwell ha argomentato affermando che l'amoralità - vale a dire l'assenza di una bussola morale per prendere decisioni in ambito business - è un prerequisito fondamentale per diventare un leader di successo. Gladwell ha definito l'intero periodo di reggenza di Bill Gates alla Microsoft come "il capitalismo più spietato", giudizio non è troppo dissimile da quello nei confronti della leadership in Apple di Steve Jobs. La differenza, dice Gladwell, è che Gates si e' allontanato da quel comportamento amorale (si noti, non immorale) dopo il ritiro e ha scelto di spendere la sua ricchezza su progetti filantropici." - The Verge. Premesso che Bill Gates e Francesco D'Assisi non sono parenti manco alla lontana, forse si tratta semplicemente di un problema linguistico. Si perche' ho notato che gli anglosassoni a volte tendono a fare confusione e usano termini come "spietato" e "criminale" -oppure altri come "successo" e "grandezza"- come fossero sinonimi. Niente di piu' sbagliato. Ad ogni modo, la questione e' piu' semplice di quanto non appaia a prima vista. In argomento "imprenditoria senza scrupoli" (o semplicemente "crescita individuale") Steve Jobs e Bill Gates hanno fatto grossomodo lo stesso percorso. Soltanto in senso inverso.