Uno sviluppatore russo è riuscito a scardinare i meccanismi di blindatura messi in campo da Apple per gli Acquisti In App su App Store, e senza jailbreak. La metodologia adottata, chiamata “in-app proxy,” oltretutto è anche facilissima da utilizzare. Quelli di 9to5Mac hanno effettuato una prova e ne confermano il funzionamento, che oltretutto è davvero trasversale: l’hack, infatti, risulta efficace nella maggior parte dei casi, su tutti i dispositivi e da iOS 3.0 fino alla beta di iOS 6. I dati che vengono inviati ai server degli sviluppatori, per quanto si riesce a capire, sarebbero questi: Livello di restrizione dell’app ID dell’app ID della versione GUID (Globally Unique Identifier, identificatore unico globale) del dispositivo Quantità di acquisti In-App Nome dell’acquisto In App Lingua in uso Identificativo dell’applicazione Versione dell’applicazione Impostazioni locali - Melablog.
ALTAMENTE SICURO
Uno sviluppatore russo è riuscito a scardinare i meccanismi di blindatura messi in campo da Apple per gli Acquisti In App su App Store, e senza jailbreak. La metodologia adottata, chiamata “in-app proxy,” oltretutto è anche facilissima da utilizzare. Quelli di 9to5Mac hanno effettuato una prova e ne confermano il funzionamento, che oltretutto è davvero trasversale: l’hack, infatti, risulta efficace nella maggior parte dei casi, su tutti i dispositivi e da iOS 3.0 fino alla beta di iOS 6. I dati che vengono inviati ai server degli sviluppatori, per quanto si riesce a capire, sarebbero questi: Livello di restrizione dell’app ID dell’app ID della versione GUID (Globally Unique Identifier, identificatore unico globale) del dispositivo Quantità di acquisti In-App Nome dell’acquisto In App Lingua in uso Identificativo dell’applicazione Versione dell’applicazione Impostazioni locali - Melablog.