Melamente assorto

LA DOPPIA VERITA'


"Per far comprendere al meglio l'utilità dell'assistente vocale di Apple possiamo dire che Siri non si limita alla comprensione vocale di semplici comandi, ma si comporta (se è lecito parlare di "comportamento") come un assistente vero e proprio, interagendo con l'utente per comprendere al meglio le sue richieste. Se per esempio è da poco passata la mezzanotte, e chiedete a Siri di fissarvi un appuntamento per domani, Siri vi chiederà una conferma sulla data, perché presumibilmente la vostra intenzione è quella di metterlo a calendario per il giorno che è appena iniziato; e se per quell'ora avete già un altro appuntamento, Siri vi avvisa chiedendovi se siete sicuri di volerne fissare un'altro. Un'altro esempio: se dite a Siri che avete voglia si sushi, vi proporrà l'elenco dei ristoranti giapponesi più vicini a voi. Potete anche chiedere a Siri "manda un messaggio a mia moglie", e Siri interpreterà i dati impostati nei contatti per capire qual'è il numero di telefono al quale inviare il messaggio, prima di chiedervi di dettare il testo. Oppure potete chiedere più banalmente di lanciare un'App, iniziare la riproduzione di un brano musicale, indicarvi la strada per un determinato indirizzo (in tal caso parte il navigatore della nuova applicazione delle mappe) o cercare in internet determinate informazioni. Siri (oltre che sui nuovi prodotti di prossima uscita) è disponibile solo su iPhone 4S e sul nuovo iPad, ed è accompagnato dalla possibilità di dettare il testo in ogni contesto in cui normalmente compare la tastiera (a parte rare eccezioni, come la barra degli indirizzi di Safari). Il riconoscimento del testo in italiano funziona molto bene e arriva anche in Mountain Lion, con l'aggiornamento a cui abbiamo accennato sopra: parte di questo articolo è stata "scritta" utilizzando proprio questa funzione." Punto Informatico, 21 settembre 2012  "Quello che non vi ho detto - In ogni caso, il livello di comprensione del parlato è davvero alto, ma Siri a volte si perde in certe richieste apparentemente banali, e l'unica cosa che fa è proporre una ricerca in internet: quando gli ho detto che continuava a sbagliare mi ha risposto che "errare humanum est perseverare autem diabolicum"... avrà voluto sottointendere qualcosa?" - Puce72 26 settembre 2012 Immaginando che il blog privato di Galimberti non conti che un'infinitesima frazione dei lettori di Punto informatico, direi che all'eloquente titolo del suo ben mimetizzato post e' senz'altro piu' che lecito aggiungere il corollario: vizi privati e pubbliche virtu'.