Melamente assorto

FANBOYS VS SLAVEBOYS


"Uno studente sedicenne dell'Istituto di Ingegneria e Tecnologia Professionale di Shandong ha riferito al Global Times di aver dovuto lavorare per undici ore al giorno. -Se interrompo il mio tirocinio, perdeṛ il mio certificato di diploma e saro' respinto dalla mia scuola- ha detto, aggiungendo che circa tremila degli stagisti che lavorano in azienda provengono dal suo Istituto. -La maggior parte ha tra i 16 ai 20 anni di età, ma alcuni hanno meno di 16 anni-" - Global Times Una delle piu' lerce e nauseabonde fanboiate che gira per il web in questi giorni e' quella che pretende di usare la legge cinese (quella, per intenderci, che consente ai minorenni tra i 16 e i 18 anni di eta' di frequentare stage in azienda) come foglia di fico per giustificare il lavoro forzato e l'abuso degli studenti minorenni da parte del duo bugiardo recidivo Apple-Foxconn. E allora provo a dissipare un poco la nebbiolina fitta di cazzate che staziona perennemente tra le meningi dei fanbocci della mela: la legge cinese non impone affatto ad Apple di usare i lavoratori cinesi come schiavi, tantomeno se sono minorenni, chiaro? Nessuno obbliga Apple. Apple permette che i minorenni siano piazzati alle catene di montaggio di Foxconn semplicemente perche' vuole usarli -una pratica della quale si vanta perfino sul suo sito- Perche'? Perche' costano poco e perche' sono sempre disponibili (si fa per dire) a soddisfare qualunque picco di ordini; insomma: perche' cosi' Apple guadagna piu' miliardi. Diversamente dovremmo concludere che se la legge cinese permettesse di piazzare alle catene di montaggio i bambini delle elementari, Apple userebbe pure quelli. Ma non scherziamo. Lo ripeto: la legge cinese non puo' essere usata come una foglia di fico per coprire le vergogne di Cupertino ne' delle sue compagnie di merende  multinazionali. Esattamente come qualunque altra normativa sul lavoro di qualsiasi altra nazione, essa fissa una soglia minima al di sotto della quale e' illegale scendere; non fissa affatto un "tetto massimo di umanita'" nel trattamento del lavoratore. E mancherebbe pure. E allora cari fanbocci, meglio piantarla di copincollare sui vostri para-siti della mela gli strabugiardi comunicati stampa Foxconn facendoli passare per vostre "opinioni"; cercate invece di far lavorare un poco in autonomia quei pigri e grassocci affari dietro l'osso frontale che chiamate neuroni. Cosi' magari vi verra' in mente che -quando sputi sangue come minorenne-ragazzo-schiavo-pseudo-stagista alla catena di montaggio Foxconn per undici ore di fila ogni giorno, cinque giorni la settimana, per un dollaro e sedici l'ora- frega assai di ricordarti se hai compiuto sedici anni o se li compi tra un paio di mesi; perche' sul groppone te ne senti gia' almeno cento. Piu' o meno quanto ti frega sapere se stai assemblando un telecomando universale o un altro iPhone del cazzo.