Melamente assorto

IVE FOR VENDETTA


"Rivoluzione in Apple: via Forstall e Browett, Ive capo dell'interfaccia umana - Apple annuncia una rivoluzione ai vertici. Se ne vanno Forstall, potentissimo ed influente capo del settore iOS, e John Browett, responsabile dei negozi. Pagano errori pesanti come il contestato lancio di Mappe, i fallimenti di iAds e le retromarce sulle novità introdotte nella politica di gestione degli store. Sale la stella di Ive che diventa anche capo dell'interfaccia umana, a Mansfield il compito di gestire un nuovo settore che si occuperà di wireless e di processori. [...] Forstall era stato, infine, al centro di pesanti polemiche anche per SIRI, altro prodotto sotto il suo controllo, considerato una buona idea priva però di un reale focus commerciale oltre che scarsamente utile e ancora lontano dal passare da essere un simpatico passatempo, più o meno dichiarato, a qualche cosa che ha uno scopo reale." - Macity "Parallelamente Eddy Cue cercherà di raddrizzare Siri e Mappe, due pomi della discordia che probabilmente hanno contribuito all'allontanamento di Fortsall. [...] non pensavo che si sarebbe arrivati a questo punto... ma tutto cambia" - Domenico Galimberti "Terremoto alla Apple: non hanno fatto in tempo a lanciare l'iPad mini che se ne vanno Scott Forstall e John Browett, che aveva sostituito da poco Ron Johnson. [...] A questo punto è chiaro che il più grosso avversario di Apple è Apple stessa." Antonio Dini Al di la' delle rassicuranti interpretazioni dietrologiche da notte dei lunghi coltelli che imperverseranno di sicuro per para-siti della mela tra poco, tutto sommato l'acuta analisi del pantareico ad hoc Domenico Galimberti aka er Puciardo -il quale ammette meglio tardi che mai di essere stato completamente spiazzato dagli avvenimenti (tradotto: di non averci capito una beata minchia, e come poteva essere altrimenti dopo il cumulo di fanzane che ha avuto il coraggio di raccontarci in questi anni)- ha l'indubbio pregio di essere un'oncia piu' onesta di quella dell'indefettibile fancronista Antonio Dini. Costui -offrendoci una sagacissima interpretazione tafazziana dei (altrimenti per lui oscuri, evidentemente) fatti, riesce nella fenomenale impresa di censurare i termini "Siri" e "Mappe" dal suo scritto sul ghigliottinamento di Forstall. La domanda che forse vi ponete ora e': ma perche' Dini, Galimberti e tutti gli altri fanboiardi aziendali sono rimasti di sasso di fronte a questo "terremoto" annunciato? Semplice: essi sono rimasti vittima della loro sistematica e infaticabile opera di disinformazione. In pratica si sono tramortiti da soli a forza di cazzate. Se mi leggete con una certa assiduita' sapete che invece io non posso certo dichiararmi sorpreso, anzi . Torno a ripeterlo a partire dalla profezia di Ethlite: Pagemaster, Forstall, Browett e gli altri che verranno sono nient'altro che epigoni risucchiati nel mulinello delle scelte gia' compiute da Steve Jobs, in particolare a partire dal periodo successivo alla scoperta del tumore al pancreas. Gente concepita, nata, cresciuta e prosperata nel cono d'ombra totalitario e protettivo del suo Reality Distortion Field. Possono costoro non rimanere accecati e bruciati dal contatto con la cruda luce della realta', ora che il bozzolo di illusioni ordito del loro padre-padrone, filo per filo si dipana? Certo che no. Ed ecco il perche' di questa situazione. Mettiamola cosi': Steve Jobs si e' comportato con Apple un po' come quei genitori superprotettivi e ipercontrollori che impediscono ai figli di crescere per sviluppare e irrobustire quelle proprie autonome capacita' e quegli anticorpi, frutto del necessario adattamento col mondo esterno. Il tempo passa e i genitori muoiono, naturalmente, e cosa resta? Qualcuno che, nella migliore delle ipotesi, deve ricominciare da zero o quasi. E allora cosa resta da fare, ora? Nulla: la bolla e' gonfia all'inverosimile, ormai. Non le resta che scoppiare.