Melamente assorto

PRE GIUDICATO


"Tra qualche settimana (il 6 dicembre, per l’esattezza), il giudice Lucy Koh esaminerà la richiesta di Samsung di verificare l’imparzialità della giuria che qualche settimana addietro ha emesso la pesante sentenza contro la casa sud coreana nel caso che la vedeva opposta ad Apple. Samsung lamenta che il presidente della giuria, Velvin Hogan, ha taciuto due precedenti esperienze di lavoro che per interesse e campo di attività avrebbero dovuto essere dichiarate nelle fasi preliminari del processo, nella selezione della scelta degli elementi della giuria. In particolare, secondo Samsung, Hogan avrebbe taciuto di aver lavorato in precedenza per Seagate, società da cui è stato denunciato nel 1993 per violazione di contratto in seguito a una cambiale non pagata, evento che poi portò alla dichiarazione di fallimento di Hogan. Samsung ha una relazione strategica con Seagate: con la cessione di alcune unità di produzione il colosso coreano è, di fatto, il principale azionista di Seagate. Teoricamente, quindi, Hogan avrebbe potuto usare il processo per rivalersi trasversalmente su Seagate." - Macity Impegnati come sempre nella generale alzata di foglie di fico a difesa delle psicosi legaloidi lasciate in eredita' da Steve Jobs a Cupertino, i para-siti della mela perdono di vista il punto essenziale della questione. Dimenticate la faccenda Samsung-Seagate e riflettete un secondo: ma che razza di giudice e' quello che, per decidere di una causa da miliardi di dollari, nomina -nemmeno semplice giurato: presidente della giuria- un tipo che ha fatto bancarotta per debiti?