Melamente assorto

THE SILENCE OF THE FANBS


Insabbiare. Questo pare l'articolo uno e comandamento primo del codice non scritto dei fanboys quando, come nel disgraziato caso della odierna "strage degli innocenti dischi esterni", Apple non sa rimediare ai disastri da lei stessa procurati ai propri clienti. Le prime segnalazioni dell'imbarazzante guaio risalgono al 24 ottobre e il silenzio dei siti italiani (salvo sviste) dai primi di novembre. Che della incresciosissima faccenda si parli solo, dunque, all'interno del ristretto cerchio delle pagine di supporto Apple (le quali ovviamente non supportano una emerita ceppa). Da quelle mura virtuali giunge soltanto l'eco dei messaggi senza risposta; richiami di una marea di disperati che ha perso ogni sua cosa digitale. Da Cupertino, invece, non una parola: indifferenza e menefreghismo regnano sovrani. Del resto e' naturale che vada a finire in questo modo: l'un silenzio poggia le sue indispensabili fondamenta sull'altro almeno tanto quanto l'uno e' complice, si identifica ed e' succube dell'altro.