Melamente assorto

MANETTE A CUPERTINO


Quando scrivevo giorni fa (in tempi non sospetti) che e' giunta l'ora di sentir tintinnare le manette a Cupertino, non devo aver espresso un concetto poi cosi' peregrino. Del resto, cosi' a occhio e croce, mi vengono in mente alcune fattispecie nostrane di reato, tipo: intralcio alla giustizia; favoreggiamento; soppressione, distruzione e occultamento di atti; ecc. C'e' perfino un recente precedente in Brasile che cade a fagiolo. Per chi comunque avesse ancora bisogno di chiarirsi le idee, suggerisco l'ascolto di questa illuminante trasmissione di Radio Radicale. L'intervento finale del magistrato e docente Giuseppe Corasaniti fa giustizia di tante corbellerie sentite in trasmissione e soprattutto fuori, e chiarisce perfettamente come i termini del problema vadano completamente capovolti. Ma lasciamo pure perdere i fanboccioni psicodipendenti da brand (per quelli non c'e' speranza): invito i vari tecnoyuppies snowdenisti mantelliniani, stolidamente persuasi che l'obiettivo delle buone Apple, Facebook, Google e compagnia sia quello di difendere i dati degli inermi cittadini contro l'ingerenza proterva dei perfidi giudici e favolette per bambini del genere, di riflettere attentamente su quest'altra faccenduola qui sotto. Che magari ci sia una qualche sorta di arcano collegamento?