Come dicevo, la santa crociata di Apple vs FBI altro non era che:Una
sceneggiata a scopo marketing per spacciare una
falsa immagine del marchio californiano una lotta di potere per statuire che la legge non e'
uguale per tutti e porre Cupertino
al di sopra di essa. iPhone non e' affatto
inviolabile, come potete vedere: non lo e' mai stato e mai lo sara'; era una panzana. Ancora: iOS non e' per niente
sicuro, altra frottola e Apple non difende la privacy degli utenti, al contrario fa da sempre l'esatto opposto. Non c'e' nessuna guerra santa contro le backdoors e il controllo dei governi: pantomima anche questa. Apple fu infatti la prima a piazzare o lasciar
piazzare fior di
backdoors dentro i suoi telefoni allo scopo -appunto- di
spiare e lasciar spiare i propri
clienti e vendere le informazioni cosi' ricavate al migliore offerente (ora con Apple Watch si alza l'asticella fino alle info sanitarie). Non parliamo poi della
solertissima collaborazione che Apple offre ai governi dittatoriali -in
Cina ad esempio- dove a fronte del rischio di vedersi bannare i prodotti e perdere miliardoni, le preoccupazioni per la privacy e diritti fondamentali dei cittadini spariscono d'incanto come neve al sole. Bugie ipocrite, dunque: perche' il solo e unico (legittimo) interesse di Apple e' il denaro. Il resto e' poco piu' che isteria collettiva, oltreche'
feticismo da disturbo mentale di massa