Questa linea di difesa ricorda un po' quella di quegli altri principi del foro, equipaggiati anche loro senza meno di corposissime memorie, i quali ebbero a bollare il procedimento avviato a carico di Apple sul
cartello eBook (organizzato da quello stinco di santo di Steve Jobs) come
bizzarro. Sappiamo tutti com'e'
andata a finire. Il succo e' che a Cupertino non sono granche' furbi a scegliere strategie e avvocati; d'altronde che Apple abbia evaso le tasse in Italia e' un dato acclarato e ammesso gia' nei fatti grazie al concordato in forza del quale Apple ha pagato
318 milioni di Euro al fisco. Last but not least: su queste poco edificanti faccenduole per Tim Cook e soci sarebbe saggio non alzare polveroni mediatici, anzi. Dopotutto forse era meglio patteggiare
