Melamente assorto

Dallo stallo alle stalle


A volte penso sia utile guardare al passato prossimo, per rendersi conto e verificare se cio' che viviamo oggi sia il portato delle scelte operate all'epoca o se, giorno per giorno, siamo condannati a "riavviare" il cervello, cancellandone la memoria, manco fosse il peggiore dei
PC. O peggio, ricorrere al classico "formattone" windozziano. E parliamo di processori, allora, tenendo premuto per un poco il tasto rewind fino a fermarci a febbraio 2006. Lo switch da IBM PPC a Intel x86. La motivazione "ufficiale" del salto di architettura fu trovata nel presunto "stallo tecnologico" sopravvenuto da parte di IBM. Lo stesso Jobs ebbe a dire: "La transizione, avviene nel segno della maggiore potenza e per un futuro al riparo da problemi e ritardi." Ebbene, benche' nessuno osi negare che Jobs con il suo carisma e la sua loquela, sia in grado di creare un potente RDF, ossia un "campo di distorsione della realta'" che offusca le idee e che e' assai arduo contrastare, e' pur vero che i fatti sono fatti. E restano tali. Ed eccone, puntuale, una dimostrazione: "IBM presenta il processore piu' potente del mondo".
(Clicca sull'immagine)E ora, Mr. Jobs, che si fa? Ricambiamo processore? O forse bisogna pensare che le ragioni della migrazione non erano proprio quelle che Lei volle farci credere? Perche' accusare ingiustamente IBM, che invece si dimostra ancora una volta tecnologicamente all'avanguardia? A che pro, Mr. Jobs? Forse per coprire i fallimenti informatici di qualcun altro? Scaricabarile different.