Melamente assorto

Nam nulli tacuisse nocet, nocet esse locutum


"A nessuno nuoce aver taciuto, nuoce aver parlato" Marco Porcio Catone detto anche il censore "Per censura si intende il controllo della comunicazione verbale o di altre forme di espressione da parte di una autorità generalmente associata al potere politico. Nella maggior parte dei casi si intende che tale controllo sia applicato all'ambito della comunicazione pubblica, per esempio quella per mezzo della stampa o dei mass media; ma si può anche riferire al controllo dell'espressione dei singoli." Da Wikipedia.
L'altro giorno Anna Masera, su La Stampa, faceva il punto della situazione sulla liberta' di espressione in rete. Un punto che si va facendo via via piu' nero, anche se al momento non si e' trasformato ancora in bubbone. Il suo articolo e le fonti che cita, sono lettura assai consigliabile per chi ancora oggi (dopo le devastanti esperienze totalitarie del secolo scorso) e' convinto che strumenti come la censura siano assimilabili ad un buon antibiotico specifico, adatto a combattere "l'infezione" di turno. Non e' cosi'; essa puo' con piu' approssimazione alla realta', essere paragonata ad un batterio antagonista, che una volta liberato, distrugge il "morbo-mostro-di-turno". Gia', ma dopo? Che succede, dopo? Facile prevederlo. Dopo, ovviamente, prolifera.