Melamente assorto

L'alfabeto degli Amato


Questo alfabeto, questo lessico, prima degli stessi concetti che esprimono, non sono di sinistra. Per niente. Mi chiedo se Domenici non abbia fatto confusione nel sottoscrivere il simbolo, candidandosi alle elezioni. Alcuni esempi:  "Il secondo comma (della costituzione) impone a chi ha incarichi pubblici di esercitarli con "disciplina e onore". La nostra Costituzione è stata scritta nel '47 e alcune parole sono ormai desuete, ma queste due sono belle: disciplina e onore. A me piacciono". Ancora, commentando le dichiarazioni di Tornatore: "La stessa storiella toccante che lui racconta – il lavavetri bambino picchiato dai colleghi e fuggito in Albania - dimostra che la questione esiste: quel bambino
e' dovuto scappare, e i cattivi che l'avevano maltrattato sono rimasti al semaforo. Non tutti i lavavetri sono poveretti. Oppure lo sono perché condizionati da altri. Comprenderlo fa parte della rivoluzione concettuale, del cambiamento di cui abbiamo bisogno". "Lasciarli a lavare vetri perché sono poveretti non è una politica lungimirante né umanitaria." Sbatterli in galera invece lo e', giusto signor Sindaco? E se non laveranno i vetri, mi sa dire cosa faranno per sopravvivere, signor Sindaco? Ora, qui, subito. E ancora: "C'è bisogno, ne parlavo in questi giorni di nuovo con il ministro Amato, di adeguare le norme ai bisogni. Addirittura di dare un nome a certi comportamenti che talvolta sono reato e tal altra non lo sono ma che hanno in comune la caratteristica di rendere peggiore la qualità della vita di una citta.'" Adeguare le norme ai bisogni, certo, ma di chi? Ancora: "In fondo si tratta di un'ordinanza leninista. Lenin diceva: il problema è l'analisi concreta di una situazione concreta. Questo stiamo facendo, vorrei far osservare a chi ci critica da sinistra." A parte la natura della citazione, assolutamente fuori luogo, dato che si parla della odierna versione di sottoproletari, questa pare una dichiarazione direttamente presa da un discorso di Berlusconi. Manca solo il "mi consenta". A questo punto i casi sono due: o dal centrosinistra se ne va lui, o me ne vado io. E credo di sapere come andra' a finire :pA proposito: il "concetto rivoluzionario" che il sindaco di Firenze vorrebbe far passare per nuovo, e' vecchio come il mondo. Si chiama RAZZISMO. Lo rende evidente un articolo di Annamaria Rivera, in proposito: "Il razzismo detto ordinario è oggi esperienza quotidiana delle minoranze –soprattutto quelle “d’origine
immigrata”- che vivono in Europa e nel Nordamerica. Gli individui appartenenti a gruppi minoritari sono discriminati in quanto percepiti e categorizzati come differenti e quindi problematici, devianti o pericolosi, e in quanto gli attori del gruppo dominante pensano che il trattamento discriminatorio sia normale o legittimo (van Dijk). Il razzismo ha solitamente una dimensione anche istituzionale. La nozione di razzismo istituzionale, elaborata in ambienti afroamericani (Carmichael e Hamilton , suggerisce che l’ineguaglianza strutturale di certe minoranze non è solo il frutto di pregiudizi e comportamenti discriminatori della maggioranza, ma è anche l’esito di norme, procedure e pratiche routinarie delle istituzioni (De Rudder). Moltiplicandosi gli atti di razzismo e divenendo routinaria la discriminazione, s’incrementano le immagini negative delle minoranze e ciò a sua volta rafforza xenofobia e razzismo. Un ruolo importante nell’alimentare questo circolo vizioso, tipico del razzismo, è oggi svolto da alcuni mezzi di comunicazione di massa: raccogliendo, amplificando e legittimando luoghi comuni, stereotipi e pregiudizi sulle minoranze, essi contribuiscono decisamente alla riproduzione del razzismo."