Melamente assorto

Cio' che s'usa non fa scusa


...dice un proverbio toscano. Questo non sembra essere il punto di vista del vate, nonche' CEO di Apple, Steve Jobs. Ieri una sua lettera di scuse (che definire patetica e' dir poco) e'
apparsa sul sito US della compagnia californiana il cui senso piu' o meno e': "Sebbene noi di Apple crediamo in tutta onesta' di aver preso la giusta decisione, riguardo il taglio del prezzo dell'iPhone, ci scusiamo per aver deluso qualcuno. Ci rendiamo conto di doverci prendere maggior cura dei primi acquirenti di iPhone, i quali hanno creduto in noi. Per questo offriremo ad ognuno di loro un buono di 100$ per l'acquisto di un qualsiasi prodotto Apple". Lacrime di coccodrillo, direi. Specialmente tenuto conto del contraccolpo che questa vergognosa politica dei prezzi ha avuto su alcuni media USA, attenti alla tutela di noialtri consumatori (a differenza dei nostri completamente proni alla politica jobbiana) e a Wall Street: -1,28%, dopo il 5,13% perso ieri. Chissa' se in mancanza di questo schiaffo dai mercati, Jobs avrebbe offerto cosi' "generosamente" questi cento dollari in buoni da rispendere presso di lui, che sanno tanto di contentino (se non di elemosina o peggio, carita' pelosa). Ora la notizia comincia a fare il giro anche da noi. Sono curioso di leggere cos'avra' da dire la fanfara applezelota macityana, stavolta. Se ci sara' un minimo, dico minimo, di critica verso la dirigenza di Cupertino, o se si dara', come al solito, di nuovo la colpa di questo "incidente" agli utenti che non "comprendono" il genio di Jobs. O se addirittura non si gridera' al complotto del diabolico "Fu Manchucrosoft" ancora una volta. Fino alla prossima brutta, bruttissima figura.