Melamente assorto

Lasso nella manica


Rispondo qui al quesito dell'amico iBarrack riguardo le vendite effettive o presunte del gadget telefonante di casa Apple. Le notizie sono due. La prima viene da iSuppli, la societa' di analisi di mercato di cui ho parlato giorni fa in questo post. Dicevo allora, confortato da una breve quanto fruttuosa ricerca su Google, che la loro analisi sulle vendite dell'iPhone a luglio era inattendibile, ed i risultati gonfiati. Evidentemente non sono stato l'unico a sollevare dubbi, perche' puntuale, a due giorni di distanza, arriva la smentita. iPhone non ha affatto "sbaragliato" la concorrenza nel suo primo mese di vendita (con l'hype "a palla"), ma anzi e' stato battuto 2 a 1 dal buon classico Blackberry. Come sia stato possibile per iSupply incappare in questa "svista" (altresi' detta bufala) viene esaurientemente spiegato in questo articolo di Ars Technica. La seconda notizia e'
quella citata da iBarrack: la societa' di analisi Gartner sostiene che l'iPhone ha avuto una pesante battuta d'arresto nelle vendite e che questa sarebbe la ragione dell'inaudito ribasso di prezzo (sarebbe meglio dire crollo) cui Jobs s'e' trovato costretto a ricorrere. E anche qui, guardacaso, io avevo scritto la medesima cosa appena il giorno prima. Come ho fatto? Sono per caso un discendente di Nostradamus? Niente affatto (o almeno non che io sappia). Le ragioni sono assai piu' semplici, quasi banali. Il fatto e' che l'obiettivo primario di queste societa' di analisi non e' quello di far fare buoni profitti ai loro clienti azionisti, no. Quello e' solo l'obiettivo secondario. L'obiettivo primario e' quello di compiacere le societa' sui prodotti delle quali queste analisi si concentrano. Perche'? Per incrementare il valore delle azioni in modo surrettizio ed ottenere cosi' la benevolenza delle suddette societa produttrici, in modo da avere informazioni sottobanco da poter utilizzare contro i loro concorrenti, analisti di mercato. In altre parole potrei dire che il cliente di Gartner (chi compra le azioni) e' la mucca da mungere, Apple e' il cowboy che la deve catturare.. e Gartner e' il lazo (in inglese lasso). Faccio un esempio: Mettiamo il caso che Gartner avesse avuto in mano i dati delle vendite di iPhone gia' da.. diciamo.. due settimane, magari tre.
Mettiamo il caso che li tenesse nel cassetto, in attesa di qualche mossa che Jobs aveva annunciato loro avrebbe fatto a breve (una a caso, ribasso del prezzo). Mettiamo il caso che poi gli esiti di questa mossa siano stati disastrosi. Cosa avrebbe fatto Gartner in quel caso? Sarebbe a questo punto stata costretta a pubblicare quei dati, fino ad allora tenuti nel cassetto in attesa di tempi migliori (d'altra parte si sa, quando la nave affonda, i topi scappano). E comunque il danno per Apple non sarebbe stato imputabile a Gartner, dato che le azioni sarebbero state gia' in caduta libera di per loro. Si tratta solo di un esempio.. una storia inventata, certo.. ;) Ma.. ora vorrei chiedere agli analisti di Gartner (societa' ritenuta peraltro molto attendibile) come mai, secondo loro, l'iPhone ha smesso improvvisamente di vendere solo dopo l'annuncio del taglio prezzi di Jobs. Possibile che improvvisamente, nel giro di due giorni, le vendite dell'iPhone siano precipitate quasi a zero? E sopratutto, come facevo io, povero comune mortale che non ha mai comprato un'azione in vita sua, a sapere queste cose prima di loro?P.S. Ad oggi, nessuna traccia della clamorosa notizia sulla lettera di scuse di Jobs ai clienti di iPhone con relativo parziale rimborso. Niente su Macity, niente su Italiamac, niente su Tevac. A questo punto mi sento tranquillamente autorizzato ad usare il termine CENSURA.