Melamente assorto

Chi di-vieto ferisce..


Non condivido certo il comportamente delle autorita belghe nei confronti di Borghezio e soci, in occasione della loro tentata manifestazione xeno/islamofobica, ma devo confessare che un poco l'angolo della bocca, leggendo la notizia, mi si e' piegato verso l'alto. Costoro,
leghisti e compagnia cantante, non fanno altro da anni che manifestare ogni giorno a favore della censura di questa o quella minoranza che a loro non garba. O comunque di chiunque non condivida le loro idee padanocentriche condite da forti venature razziste. Stavolta, per loro sfortuna, qualcuno li ha ripagati con la stessa moneta. Aggiungendoci botte e carcere, in sovrappiu'. Povero Borghezio.. chissa' se le guardie carcerarie disinfetteranno i sedili dove ha poggiato le sue doloranti (e forse malconce) terga, dopo averlo liberato. Ma lui, incurante del dolore e delle umiliazioni, perseverera'.. ne sono sicuro. Dopotutto sono incerti del mestiere che un indomito combattente padano deve saper affrontare. Come ogni buon epigono di Braveheart (si fa per dire) egli sa bene quale e' la paura piu' grande che deve fronteggiare il padano DOC: quella di ritrovarsi improvvisamente a sud di qualcuno. Ed oggi e' accaduto. Chi vieta fa presto a diventar vietato. E' un attimo. Ma ribadisco e sottolineo di nuovo la mia solidarieta' nei confronti di Borghezio, senza riserve. E non sarei certo piu' solidale con lui, se le mie e le sue idee non fossero agli esatti antipodi. Magari un po' meno ironico.. questo si'.