Melamente assorto

Domina vitae


Articolo 5: "Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti." Dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo - UNGA, 10
dicembre 1948 - Da allora sono passati quasi sessant'anni eppure concetti come quelli di: "accanimento terapeutico", "diritto a rifiutare la terapia", "rispetto della volonta' della persona", non hanno tutt'oggi alcun significato per papa Ratzinger e per la Chiesa Cattolica, signora e padrona delle nostre vite. Anche di quelle di chi cattolico non e'. Ed il costo della vita ad ogni costo si paga con la lenta agonia di esseri umani, persone, nostri conoscenti, nostri amici, nostri cari. Sottoposti ogni giorno, ora dopo ora, ad una orrenda, inimmaginabile tortura. Dilaniati sull'altare di un "credo" che evidentemente tanto meno confida nella vita eterna, quanto piu' si accanisce a conservare il simulacro di quella terrena a qualsiasi prezzo. Riusciremo a fare qualcosa in merito, come in tanti altri paesi, o continueremo a rimanere ostaggio, ad aspettare finche' un giorno magari non tocchera' a noi di salire sul patibolo? Patibolo.. da patire appunto. Finche' morte non sopraggiunga. Per le bestie abbiamo piu' rispetto. Delle bestie abbiamo pieta'. In ricordo di Piergiorgio Welby e Luca Coscioni.