Melamente assorto

Di Sa(r)tori a Parigi, o dell'inutilita' della fuga


Oggi Eugenio Scalfari si prende in carico (finalmente qualcuno ha trovato il coraggio di farlo) di replicare alle scempiaggini udite l'altra sera ad Annozero (che pero' ha battuto Miss Italia in ascolti, gia' e' qualcosa) ed in generale sulla faccenda Grillo. Li' stazionava, come al solito, l'onnivideopresente (da una quindicina d'anni almeno) nonche' neovaffanculante Prof. Giovanni Sartori. Il quale, da riconosciuta autorita' in materia (non di vaffanculo, di politica eh..), ha dato il suo illuminato (e suppongo anche lungamente meditato) parere sul V-Day. Egli si dichiara d'accordo con la proposta di Beppe Grillo di: "mandare a casa tutti i partiti e parlamentari", i quali peraltro risultano ad oggi regolarmente eletti con voto popolare. Certamente non Grillo, non
Travaglio, tantomeno Di Pietro sono titolati a sufficienza per spiegarci, prima, con quale meccanismo legale e democratico (nonche' possibilmente rispettoso dei diritti costituzionali di tutti) andrebbe attuato questo progetto testualmente definito dallo stesso Sartori: "azzeramento del parlamento". Ma lui si, il superpolitologo vaffanculante si, sono sicuro che lo fara', anche se per il momento tace, in merito. Forse non ha tempo, ora.. chissa'. Comunque sia, al momento, verrebbe da dire che stiamo assistendo ad una sorta di fuga in avanti.. verso un luminoso futuro, un nuovo inizio, l'alba di una nuova era. Ma in effetti non credo sia cosi'. A dirla tutta credo si tratti invece di un clamoroso ritorno al passato. Citazioni di mussoliniana memoria a parte (e meno male che c'e' Scalfari che ha il coraggio di dirle a voce alta queste quasi banali cose, ripeto), mi viene da tornare ancora piu' indietro, al giacobinismo e a Robespierre. Fossi in Sartori, pero', non sarei tanto allegro. Perche' se si guarda agli avvenimenti storici, non solo della rivoluzione francese, in questi frangenti ci si accorge che le prime a saltare, guardacaso, sono proprio le plaudenti "teste di politologo" che stavano in prima fila a salmodiare. E poi, dopo i Giacobini, arriva sempre il Termidoro. Ah.. a proposito della nota grillata: "Largo ai giovani, via gli ultrasettantenni".. Non sara' mica il caso di applicarla anche ai politologi? Sartori e' nato nel 1924. Non fa 83 anni?