Melamente assorto

Un colpo Al Gore


"Le ultime parole famose" oppure: "ironia della sorte"; quale che sia il vostro motto
preferito, il significato di cio' che curiosamente sta avvenendo al povero (si fa per dire) Steve Jobs correrebbe il serio rischio di apparire patetico, se gia' non fosse palesemente comico. Appena tre giorni sono trascorsi dal glorioso tributo pubblicato in home page dedicato all'amico personale di Steve (nonche' consigliere d'amministrazione di Apple) Al Gore, per il riconoscimento ricevuto con il premio Nobel a causa delle sue battaglie ambientaliste. Uno stentoreo proclama, luccicante di medaglie da potersi fieramente appuntare sul petto, con tanto di lacrimuccia e di sorriso a 64 denti (non bit, non ancora): "traboccanti di orgoglio per il premio e per quello che ha fatto". Appena tre giorni sono passati, dicevo, che arriva
la mazzata. Greenpeace attacca pesantemente Apple per il suo iPhone, accusato di contenere materiali tossici (ma non proibiti sottolinea subito Macity con untuoso zelo). Tossici, per intenderci, di quelli che sono proibiti da un pezzo per la costruzione di giocattoli. Tanto tossici che ora parte una causa patrocinata dalle associazioni ambientaliste. E oggi la pagina del sito Apple su Al Gore non c'e' piu'. Che fine ha fatto? Non si sa. Sparita nel nulla, misteriosamente, inspiegabilmente. Sara' un guasto, un hard disk saltato? Mah, e' proprio vero: di questi "computer", non ci si dovrebbe mai, mai fidare..