Melamente assorto

Power to the p(e)op(l)e


Eccesso di potere, ovvero un altro modo di dire abuso. Questo ha sentenziato il TAR del Lazio, riguardo uno degli aspetti piu' controversi della famigerata legge 40: il divieto di diagnosi preimpianto. Sostanzialmente la donna, secondo tale normativa, non ha diritto di sapere se gli si sta impiantando nell'utero un embrione con tare genetiche e/o possibili malattie, e/o possibili
malformazioni. Dice, ma la legge poi ti consente, dopo, di abortire, no? Ah beh, molte grazie.. gentilissimi. E umani, sopratutto. "In pratica si boccia il divieto di diagnosi preimpianto e la predeterminazione del numero degli embrioni da ottenere e poi da impiantare in utero, non piů di tre. In aggiunta, il Tar del Lazio solleva la questione di legittimitá costituzionale dell'articolo 14 (commi 2 e 3), della legge 40 del 19 febbraio 2004, per contrasto con gli articoli 3 e 32 della Costituzione. Rinviando alla Consulta". Ecco; per fortuna c'e' qualcuno un po' meno ignavo della maggioranza dei cittadini italiani (che pero' si concedono il lusso, peraltro gratuito, di dare lezioni di civilta' ai loro politici) e meno vigliacco e asservito della stragrande maggioranza dei nostri parlamentari. Qualcuno che si oppone a questo vergognoso stato di cose in nome della liberta' di scelta della donna, e della liberta' di cura. Una legge, la 40, voluta fortissimamente dal Vaticano; che viola i fondamentali diritti della persona, sanciti nella Costituzione italiana. E allora ci si vede qui, mr. Ratzinger. In tribunale.