Melamente assorto

Allodole e merli


Ancora una volta mi tocca restare di sasso di fronte alla ridicola, assurda, polemica turbinante sui media: Ciarrapico fascista-si, Ciarrapico fascista-no. Ancora una volta una campagna che definire di "disinformazione" sarebbe troppo onore. Ancora una volta si dimostra (qualora ce ne fosse bisogno) quanto gli italiani si facciano infinocchiare, ogni singola volta e da sempre, da patetiche pantomime, da destra come da sinistra (certo a
destra sono parecchio piu' esperti in materia), concepite unicamente come foglie di fico politiche per meglio accreditare differenze che non esistono piu'.. ammesso siano mai esistite. "Giuseppe Ciarrapico è stato condannato a quattro anni e mezzo di reclusione, ridotti in cassazione a 3 anni, per gli sviluppi della vicenda «Casina Valadier» (bancarotta fraudolenta). Il 18 marzo 1993 è stato spiccato nei suoi confronti un mandato di custodia cautelare: entrato a Regina Coeli il 21 marzo, il 24 aprile dello stesso anno gli sono stati concessi gli arresti domiciliari. L'11 maggio viene revocato il mandato di custodia
cautelare ma la libertà è breve perché Ciarrapico è di nuovo arrestato e trasferito a Milano, con l'accusa di finanziamento illecito ai partiti. Nel 2000, dopo sette anni, Ciarrapico viene condannato in via definitiva, tuttavia, in ragione della sua età, viene affidato ai servizi sociali. Nel 1996 è condannato anche nel processo relativo al crack del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, in primo grado a 5 anni e mezzo di reclusione, ridotti in appello a 4 anni e mezzo. Successivamente gli sono stati condonati 4 anni, e condannato a scontare gli ultimi 6 mesi in "detenzione domiciliare" per motivi di salute. La condanna è stata confermata dalla Cassazione. Non ha mai risarcito i danni alle parti civili cambiando continuamente residenza". Da Wikipedia