"Il 24 Gennaio, Apple Computer presentera' Macintosh. E voi capirete perche' il 1984 non sara' 1984". Con queste altisonanti parole, Steve Jobs stentoreamente annunciava al mondo che il "Grande Fratello" del computer, il ciclopico Giano IBM/Microsoft, non l'avrebbe avuta vinta. La nostra liberta' non era piu' in pericolo, grazie a "lui" il salvatore, il liberatore.. insomma, un po' come l'eroico Flynn in Tron. E quasi le cose andarono proprio cosi'. O almeno cosi' vorrebbe noi credessimo. Purtroppo per lui, pero', di questo "quasi" cominciano ad accorgersi in parecchi. Perfino la redazione di Macity, il sito probabilmente piu' applezelota del globo, e' costretta a scrivere un articoletto (pur chiosandolo con un titolo completamente fuoriviante) per riferire di questa imbarazzante notizia. E tutto il mondo informatico ne parla: "Apple malware", "Lo sporco installer Safari di Apple", "L'invasione in Windows di Apple", sono solo alcuni titoli presi dai numerosi blog che si occupano dell'increscioso caso. In pratica cosa accade? Semplice: un trucco, un imbroglio, un raggiro. Apple predispone in automatico l'installazione ex-novo del suo browser internet, Safari, passando attraverso il meccanismo di aggiornamento automatico di iTunes (che come sappiamo viene installato necessariamente da chi possiede un iPod). In questo modo puo' accadere con estrema facilita' di ritrovarsi nel PC un software che non vogliamo avere. In poche parole, un cavallo di Troia. Com'e' noto, i malware funzionano con lo stesso meccanismo. L'immagine, come sempre, vale piu' di mille parole.
Safari sporchi
"Il 24 Gennaio, Apple Computer presentera' Macintosh. E voi capirete perche' il 1984 non sara' 1984". Con queste altisonanti parole, Steve Jobs stentoreamente annunciava al mondo che il "Grande Fratello" del computer, il ciclopico Giano IBM/Microsoft, non l'avrebbe avuta vinta. La nostra liberta' non era piu' in pericolo, grazie a "lui" il salvatore, il liberatore.. insomma, un po' come l'eroico Flynn in Tron. E quasi le cose andarono proprio cosi'. O almeno cosi' vorrebbe noi credessimo. Purtroppo per lui, pero', di questo "quasi" cominciano ad accorgersi in parecchi. Perfino la redazione di Macity, il sito probabilmente piu' applezelota del globo, e' costretta a scrivere un articoletto (pur chiosandolo con un titolo completamente fuoriviante) per riferire di questa imbarazzante notizia. E tutto il mondo informatico ne parla: "Apple malware", "Lo sporco installer Safari di Apple", "L'invasione in Windows di Apple", sono solo alcuni titoli presi dai numerosi blog che si occupano dell'increscioso caso. In pratica cosa accade? Semplice: un trucco, un imbroglio, un raggiro. Apple predispone in automatico l'installazione ex-novo del suo browser internet, Safari, passando attraverso il meccanismo di aggiornamento automatico di iTunes (che come sappiamo viene installato necessariamente da chi possiede un iPod). In questo modo puo' accadere con estrema facilita' di ritrovarsi nel PC un software che non vogliamo avere. In poche parole, un cavallo di Troia. Com'e' noto, i malware funzionano con lo stesso meccanismo. L'immagine, come sempre, vale piu' di mille parole.