Melamente assorto

Bye bye, Firewire


All'indomani della cosidetta "svolta Intel" in casa Apple (si parla ormai di due anni or sono), ebbi modo di avere piu' di qualche "accesa discussione" con amici tecnici esperti o anche semplici appassionati del Macintosh (ma con ottime cognizioni in materia), riguardo le strategie di Cupertino. In particolare mi scontrai con molti esperti di cose Mac sul destino, che a mio avviso si profilava gia' allora segnato, del brevetto "fiore all'occhiello" di casa Apple: l'interfaccia IEEE 1394, detta piu' amichevolmente "Firewire". Questa interfaccia si puo' dire rappresenti l'emblema stesso del fallimento delle strategie informatiche di Apple, oltre che la cartina di Tornasole della cronica incapacita' di Steve Jobs nello sfruttare il vantaggio acquisito sul terreno con idee e innovazione, per imporre uno
standard. Il monumento (anzi la lapide) al colossale spreco di ingegno, tempo e denaro che il cosidetto "genio" jobbiano e' riuscito a consegnare alla storia dell'informatica. Ma andiamo con ordine. La Firewire viene introdotta e diffusa nel 1995, contemporaneamente alla porta brevettata da Intel: la diffusissima USB. In origine la USB era, dal punto di vista tecnico, incomparabilmente inferiore rispetto alla Firewire, a causa del suo limitatissimo flusso dati (1,5Mbs contro i 400Mbs della Firewire). Nemmeno quasi si potevano considerarle simili, come porte. E questo vantaggio incolmabile, che rese possibile (per fare solo un esempio) l'equipaggiamento di tutte le videocamere esistenti sul mercato della porta brevettata da Apple, fu immediatamente evidente. Un distacco che pareva incolmabile. Tale e quale a quello tra Mac OS 7 e Windows 3, nei primi anni '90. Questo gap duro' ben cinque anni, dato che la USB 2 fu rilasciata solamente nel 2000. Avete letto bene: Apple ebbe a disposizione 5 anni di tempo per imporre il suo standard, indisturbata. Ma semplicemente li spreco', e oggi USB 2 domina il mercato incontrastata. A poco e' servito introdurre in contemporanea alla USB 2 la Firewire 800, che raddoppiava la velocita' e manteneva ancora un notevole stacco a livello tecnico (800Mbs contro i 480Mbs della USB 2); ormai i giochi erano fatti. Di piu': fu Apple stessa a boicottare la propria creatura, eliminando dai suoi iPod la porta Firewire e dotandoli di porta USB, per aumentare le vendite del noto lettore MP3. Ma torniamo al "dibattito" tra Mac Fans. Regolarmente costoro mi tacciavano di "pessimismo" o di "disfattismo", o peggio ancora di "voli della fantasia", perche' insistevo pervicacemente nel sostenere la tesi del prossimo tramonto della Firewire. Facevo questo semplice ragionamento: Firewire e' un brevetto
Apple, USB e' un brevetto Intel. Le due porte si contendono la stessa fetta di mercato. Apple nel 2006 cambia processori, scheda madre e chipset e sceglie Intel. Intel quindi dettera' anche le regole, volenti o nolenti, attorno alle quali il sistema operativo Macintosh dovra' "danzare". Da qui, per capire che Firewire aveva i mesi contati, beh.. non credo ci volesse un genio. Ma non c'e' peggior sordo di chi non vuole sentire; e, non ci crederete, sono stato classificato come "fantasioso", "visionario", "bugiardo", "disfattista" e, nel piu' educato dei casi, "pessimista". Oggi, a due anni di distanza, arriva Macity, citando l'autorevole rivista C-Net, a certificare, a prendere atto della realta' da me preannunciata ad inizio 2006: Firewire e' una tecnologia inutile e obsoleta; come le vecchie porte seriale o parallela, come il bus ISA. Io dico RESA inutile e obsoleta, azzoppata da Steve Jobs. Una splendida opportunita' andata completamente sprecata. Un fallimento annunciato. "Peccato": un termine che noi utenti e appassionati del Mac di vecchia data conosciamo bene, non e' vero? Troppo bene.