Melamente assorto

Riflessioni sopra l'abisso


"Consiglierei a tutti nervi saldi: chi commette una violenza su una donna o su chiunque si commenta da solo. Ma i reati e le colpe sono sempre individuali. Perché ogni generalizzazione diventa razzismo. Ecco il fondamento dello stato di diritto: il resto è giungla». C' è una caccia alle streghe, secondo lei. «Sì. Purtroppo solo quando l' autore di una violenza è un cittadino straniero, il problema diventa globale. Quando un romano uccide sul Lungotevere due donne irlandesi non c' è nessuna rivolta. Dobbiamo tutti abbassare i toni per evitare criminalizzazioni di gruppo. Senza dimenticare che, tra gli stranieri,
i romeni, che sono cittadini europei, sono i più vicini alla nostra cultura». Eppure nel quartiere dove si è verificato l' ultimo episodio di violenza tutti parlano di degrado. «è un fatto gravissimo, tristissimo. Ma Roma non si può permettere di criminalizzare nessun gruppo perché in questo modo smette di essere una città civile e diventa una città del terzo mondo che insegue gli istinti più bassi. Il vero modo per garantire la sicurezza e l' integrazione sociale è smettere di lasciare ai margini i deboli e gli immigrati». La Prefettura di Roma, dall' omicidio Reggiani a oggi, ha espulso 280 stranieri per reati gravi: la maggioranza erano romeni. «Gli italiani a New York nel 1904 commettevano il 46% degli omicidi della città pur essendo solo il 4% della popolazione. Gli americani dicevano che accadeva perché erano italiani: invece accadeva, come oggi, perché furono tenuti nella marginalità per anni prima di essere regolarizzati e di avere un' offerta di integrazione sociale. Chi ritiene di fare un servizio alla città cavalcando questi malumori di massa, favorisce un futuro terribile per Roma. Un futuro di tutti contro tutti" - Mario Marazziti"La sinistra non ha le culture e il sapere per affrontare la percezione dell'insicurezza Qui non abbiamo grandi problemi di sicurezza nel senso che, se guardi le statistiche, vedrai che non ci sono criticità e i vecchi del quartiere ti spiegheranno che negli anni Ottanta, con la guerra tra la banda della Magliana e i napoletani, era molto più pericoloso girare di notte da queste parti. Voglio dire che non è minacciata l'incolumità delle persone, ma la loro familiarità con il luogo che abitano. Trovano la spazzatura davanti alla loro porta. Vedono gente che non conoscono. Sono invasi dal fumo dei fili di rame bruciati negli improvvisati campi rom. Questo spaesamento ha provocato l'incertezza e l'insoddisfazione che in Campidoglio non hanno voluto comprendere fino alla bocciatura di Rutelli, oggi. I municipi più popolosi ci hanno voltato le spalle e si sono rivolti a chi ha promesso sgomberi e deportazioni" - Sandro Medici