Melamente assorto

Articolo 13.1


Se le autorità non concederanno il permesso di lasciare la Striscia di Gaza prima dell'inizio del nuovo anno accademico, circa 400 studenti palestinesi potrebbero perdere le loro borse di studio e non riusciranno a frequentare l'università. Almeno 37 studenti sono iscritti e hanno una borsa di studio presso università europee o statunitensi, mentre un centinaio dovrebbe recarsi presso università in paesi del Medio Oriente. Già dallo scorso anno molti di questi studenti non hanno il permesso di lasciare Gaza. Le università di Gaza non prevedono alcuni corsi di studio, o hanno posti limitati, in particolare per quanto riguarda la formazione post laurea. Questo è il caso delle materie scientifiche; a Gaza mancano le risorse per condurre ricerca avanzata e le autorità israeliane vietano l'importazione di attrezzature e materiali necessari. Non concedendo agli studenti il permesso di portare avanti i loro studi all'estero, le autorità israeliane negano alla comunità palestinese il beneficio che deriverebbe dal loro futuro contributo. Il rifiuto delle autorità israeliane di permettere agli studenti di lasciare Gaza per portare avanti i loro studi in università estere viola il diritto all'istruzione sancito dal Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (ICESCR), di cui Israele è Stato parte. L'ICESCR stabilisce che: "Gli Stati parte al presente Patto riconoscono il diritto di ogni individuo all'istruzione. Essi convengono sul fatto che l'istruzione deve mirare al pieno sviluppo della personalità umana e del senso della dignità e rafforzare il rispetto per i diritti dell'uomo e le libertà fondamentali..."(Articolo 13.1). Un milione e mezzo di abitanti della Striscia di Gaza non può partire senza un permesso rilasciato dall'esercito israeliano. Dal giugno 2007 Israele ha ulteriormente irrigidito il blocco di Gaza e ha imposto all'intera popolazione il divieto di viaggiare. A parte alcune rare eccezioni, i permessi di lasciare Gaza vengono quasi sempre negati. Persino ai malati molto gravi, che hanno bisogno di cure mediche non disponibili negli ospedali di Gaza, spesso è negato il permesso di uscire da Gaza. Il valico di Rafah, al confine tra Gaza e l'Egitto - l'unico valico verso il mondo esterno per gli abitanti di Gaza - è stato chiuso da Israele nel giugno 2007 ed è tuttora ostruito. In alcuni casi eccezionali Israele ha permesso all'Egitto di aprire parzialmente il valico di Rafah per permettere ad alcuni malati di fare ritorno a Gaza. Nelle ultime settimane circa 20 studenti hanno ricevuto il permesso di lasciare Gaza attraverso il valico di Erez verso Israele. Tuttavia la stragrande maggioranza degli studenti rimane bloccata a Gaza. Il blocco di Israele della Striscia di Gaza, che comprende le rigide restrizioni al movimento delle persone e delle merci da e verso Gaza, costituisce una forma di punizione collettiva, una pratica espressamente vietata dal diritto internazionale. In questo caso, a essere colpiti dalla punizione collettiva sono studenti che cercano di migliorare la loro istruzione attraverso gli studi all'estero - Amnesty International
E noi italiani, dite che l'abbiamo firmato il patto dell'ICESCR? No, eh? Grazie ad Alex ed a Ineluttabile per avermi stimolato alla riflessione e al raffronto con l'attuale situazione italiana.