Melamente assorto

L'Europa-nzana del ministro Maroni


Abbiamo tirato un gran sospiro di sollievo, ieri, leggendo i titoli delle maggiori testate giornalistiche italiane. Il titolo, un coro praticamente unanime (oggi  sono
precipitosamente cambiati), recitava "L'EU assolve l'Italia". Dunque non siamo noi i cattivi, non siamo noi i razzisti, non siamo noi i persecutori. Noi italiani siamo tanto buoni e il nostro ministro degli interni, Roberto Maroni, e' stato assolto dalla Commissione Europea da quell'infamante accusa di aver predisposto un pacchetto sicurezza pesantemente condito al razzismo nei confronti dei rom, a base di impronte digitali prelevate indiscriminatamente, perfino ai bambini, e di una schedatura su base etnica mascherata malamente da censimento di routine. Dunque Maroni era stato calunniato, parrebbe a leggere i giornali, con accuse infondate e pretestuose. Ed in effetti il Bobo nazionale mostra di essere piuttosto soddisfatto di come sono andate le cose a Bruxelles. Tanto che perfino avveduti commentatori e giornalisti hanno avuto la disavventura di cadere, solo inizialmente ed in buona fede, nella trappola mediatica che del resto ha gia' mietuto cosi' tante vittime in Italia; in particolare a partire dall'omicidio Reggiani e dalla sciagurata stura romeno-rom-xeno-fobica data dall'ex sindaco di Roma, nonche' attuale segretario del PD, Walter Veltroni. Ma perche' parlo di trappola mediatica? E' presto detto. Basta ricostruire per bene la cronologia delle dichiarazioni di Maroni, e degli avvenimenti a seguire, a partire da Giugno scorso ad oggi. 25 Giugno 2008, Maroni: "Prenderemo le impronte anche dei
minori nei campi nomadi, in deroga alle attuali norme, proprio per evitare fenomeni come l'accattonaggio". 28 Giugno 2008, Maroni: "Andremo fino in fondo. Basta con le stravaganze di Bruxelles". 28 Giugno 2008, Maroni: "Non si tratta di schedare nessuno; noi vogliamo soltanto censire i residenti nei campi nomadi". 8 Luglio 2008, Maroni: "Davanti alle polemiche di questi giorni, tengo a precisare di non aver mai disposto alcun censimento per i rom, una misura di cui non ho mai parlato perché sarebbe su base etnica". 21 Luglio 2008, Maroni: "Diventino italiani i bimbi rom senza genitori". "Un provvedimento mirato a riconoscere la cittadinanza italiana per ragioni umanitarie ai bambini rom nati in Italia e senza genitori". Dopidiche' si presume Maroni sia andato in ferie, altrimenti, considerata la parabola descritta dall tono delle sue dichiarazioni nell'arco di un mese, avrebbe certo provveduto ad adottarne personalmente una dozzina, di bambini rom. Ma ecco la perla: 4 Settembre 2008, Maroni: "Le ordinanze (pacchetto sicurezza) che io ho mandato a Bruxelles sono quelle pubblicate nella Gazzetta ufficiale del 30 maggio 2008 e mai modificate neanche di una virgola. E questo conferma che la nostra azione era corretta fin dall'inizio''. Ma dato che il portavoce del commissario UE Barrot afferma: "La buona cooperazione
tra le autorità italiane e Bruxelles, ha consentito di verificare le linee dei provvedimenti presi e di correggere tutte le misure che potevano dare luogo a contestazioni.", delle due l'una: o mente Barrot, o mente Maroni. A voi di emettere l'imbarazzante verdetto. In conclusione pero', la locuzione che praticamente tutti i quotidiani hanno usato ieri "Italia assolta" e' perfettamente azzeccata. Va intesa pero', freudianamente, non tanto in senso giuridico legale, quanto "liturgico". E' evidente che noi italiani, interiormente, in modo sottile e silenzioso, ci sentiamo in colpa per cio' che sta accadendo in questi giorni e per cio' abbiamo bisogno di un'assoluzione da un "peccato" mai ammesso e che anzi neghiamo recisamente (anche se poi capita di leggere sempre piu' spesso, ieri su ePolis, frasi di lettori del genere: "..quelli che ci portano ad essere razzisti.." Ma sono sprazzi di sincerita' senza ombra di consapevolezza). Ed alla fine e' accaduto cosi' che, pienamente soddisfatti e al ben misero prezzo del quotidiano di ieri, ci siamo potuti portare a casa una bella fetta di una delle piu' gustose torte a base di buona coscienza a buon mercato mai assaggiate. In questi tempi di vacche magre, davvero un ottimo affare.