Melamente assorto

Figlio di una Maria minore


Ciao Riccardo, sono una detenuta del carcere Rebibbia di Roma che sta in cella con il proprio bambino, come tante altre detenute mamme. Mio figlio ha quasi 3 anni e vive in
carcere con me da sei mesi. L’inverno è stato terribile. Il freddo della cella, l’umidità. L’impossibilità di non far capire a mio figlio che stava in carcere con me. L’altro giorno a Roma era una bella giornata. E il sole splendeva anche nel cortiletto del carcere di Rebibbia. Cortiletto dove il mio bambino fa l’ora d’aria. Me lo guardavo, mentre un raggio di sole gli illuminava il viso. E’ durato pochi minuti. Poi il sole è sparito dietro le alte mura del carcere. A quel punto, mio figlio è corso da me. Ha pianto, come se avesse capito di essere detenuto. Detenuto senza colpa. Questo ti volevo raccontare, aspettando che anche a Roma, come  a Milano, realizzino una casa per le mamme detenute con i bambini. Su questa pagina l’on. Manconi lo aveva promesso, ma non lo hanno ancora fatto. Grazie per quello che fai. Maria dal carcere Rebibbia di RomaLettera indirizzata a Radio Carcere