Melamente assorto

Non compri iPhone? Sei tonto


Ebbene si, lo confesso: per mantenere il sense of humor ho un segreto che ora voglio condividere con voi. Quando la giornata si preannuncia pesante per via di problemi personali o degli avvenimenti intorno, magari di cronaca, attingo all'intatta e sempre fresca fonte di buon umore che, per me che mi occupo delle vicende di casa Apple, e' il sito di Macity. Oggi, ad esempio, la sferzata ilare mi giunge da uno dei suoi mitici redattori, tal Lamberto Mandelli, che annuncia, con una per me incomprensibile serieta': "iPhone 3G: vendite in calo in Giappone. Dopo una partenza fulminea con 200mila unità vendute nei primi due mesi dal lancio, ora le vendite di iPhone in Giappone registrano un sensibile rallentamento. Le ragioni principali sono il prezzo elevato, un mercato difficile e ricco di terminali evoluti, poca istruzione ai
consumatori che non sanno cosa fare con iPhone". Colpito da questa definizione dei clienti giapponesi, ho condotto una rapida ricerca per scovare i precedenti articoli del Mandelli (il quale evidentemente si occupa in particolare della terra del sol levante). Leggete cosa proclamava solo il 27 Agosto scorso: "iPhone conquista il 4% del mercato giapponese in 3 settimane. C'erano voci contraddittorie e osservazioni negative da più parti, ma a quanto pare si sono rivelate profondamente infondate. Il Giappone, il paese più tecno-snob del globo, in poco tempo ha accolto il telefono di Apple come nessun altro, secondo i dati della società di rilevamento del consumo al dettaglio Gfk. (..) La concorrenza c'è, il mercato giapponese è uno dei più agguerriti e per decenni compagnie come Nokia e Motorola hanno faticato anche solo a riuscire a mettere il piede nella porta per riuscire a piazzare un chip sul tavolo dei venditori di terminali mobili. E adesso, in un colpo solo, ancora prima della riduzione di prezzo (calato del 50% per volontà del venduitore Softbank, terzo operatore di telefonia mobile del paese ma forse ancora non per molto), il boom. iPhone come se piovesse in Giappone". E ancora l'11 Agosto: "La semplicità è data dal modo intuitivo con cui si adopera il telefono di Apple rispetto ai super-complessi telefoni giapponesi, in cui i fabbricanti infilano migliaia di funzionalità per renderli sempre più attraenti all'occhio del pubblico smaliziato. L'integrazione è un qualcosa che i pur complessi telefoni cellulari giapponesi hanno, ma non ai livelli di quello di Apple. Il candore, infine, è quello che riesce a far scoccare la scintilla della genuina sorpresa nel pubblico locale.
Il giapponese si emoziona perché ragiona con il suo cervello molto più di quanto non faccia ad esempio l'individualista occidentale in realtà schiacciato da moda e pubblicità e trova all'interno dell'iPhone qualche motivo di tentennamento ma anche la logica e l'intensità di un apparecchio nuovo, innovativo e bello, che al tempo stesso comunica potenza di uso ma anche semplicità". E indietro al 14 Luglio: "Sono esigenti, i giapponesi. Talmente esigenti che quando si tratta di nutrirsi delle migliori tecnologie, non sentono storie. Le prendono. In massa. Senza dubbio o tentennamento alcuno". Dunque quale delle due, secondo il brillante opinionista dell'hi-tech di Macity? I giapponesi sono tecnologicamente esigentissimi e, proprio a causa di questo, scartano (passata la buriana della pubblicita' modaiola) il "gadget vuoto tecnologico a perdere" per antonomasia, l'iPhone; oppure i giapponesi sono "poco istruiti" (e quindi tecnologicamente un po' tonti, diciamolo) e per questa ragione snobbano il gioiello elettronico di mamma Apple? Se qualche giapponese e' online, si senta pure libero di rispondere a Macity come preferisce. Niente insulti, pero'.. mi raccomando.