Melamente assorto

L'Europa inorridisce di fronte al trattamento riservato ai rom in Italia


Delegazione europea al campo Casilino 900 - Il commissario Deprez: situazione indegna - Il ministro Maroni: via l'aggravante clandestinità per i cittadini. ROMA (19 settembre) - «Non ci sono parole per descrivere quello che ho visto: una situazione che insulta la dignità umana». Così il presidente della Commissione libertà civile, giustizia e affari interni della Comunità europea, Gherard Deprez, definisce le condizioni nel campo nomadi Casilino 900 di Roma, che questo pomeriggio ha visitato insieme ad una delegazione di europarlamentari tra cui anche 13 italiani. I deputati europei hanno visitato le baracche alla periferia della Capitale in cui vivono oltre 600 persone. «Mi hanno detto che alcuni vivono qui da 35 anni - prosegue il presidente - Mi chiedo come sia possibile: mancano le più elementari norme igieniche, non c'è l'elettricità». A chi gli chiedeva dell'iniziativa del governo e dell'avvio di un censimento della comunità nomade Deprez ha risposto: «È giusto che uno stato voglia sapere chi abita sul proprio territorio ma a mio modo di vedere un censimento senza un programma di integrazione è fine a se stesso» e ha aggiunto: "I membri della delegazione da me guidata hanno posto dei quesiti che in parte non hanno ricevuto risposta. Innanzitutto se la finalita' del censimento e' di tipo sociale devo dire che non sono state prese decisioni che abbiano portato concretamente a un miglioramento delle condizioni di vita dei nomadi. Poi ci siamo domandati se la Croce Rossa fosse l'organismo piu' indicato a raccogliere i dati. Su questo punto abbiamo avuto assicurazione che i dati raccolti prima delle linee guida del 17 luglio non saranno utilizzate, perche' questa prima parte del censimento era stata svolta con modalita' inaccettabili". Dall'incontro dei delegati con il ministro dell'Interno Roberto maroni è emersa anche un'altra grande novità: dal pacchetto sicurezza sarà tolta l'aggravante clandestinità per i cittadini europei così come aveva indicato la Commissione europea. «Il ministro dell'Interno» ha precisato il capo della delegazione di Strasburgo, «ci ha assicurato che la misura scomparirà dal pacchetto sicurezza per i cittadini dell'Unione europea, dopo il parere negativo del servizio giuridico del Parlamento europeo». La norma infatti, ha precisato, «non sarebbe compatibile con i diritti dei cittadini comunitari». E ha aggiunto: «Resta da capire cosa accadrà ai cittadini extracomunitari, ma farlo non è competenza del Parlamento europeo». Deprez ha però ammesso di «non sapere in che modo la norma sarà modificata». Ma ha avuto «l'impressione dal colloquio al Viminale, che sarà una questione di tipo interpretativo: il termine “aggravante” resterà, ma sarà applicato solamente ai cittadini immigrati extracomunitari». Fonti: Il Messaggero e ADNkronos