Melamente assorto

Il colore dell'ira


"La rabbia dei neri scuote l'Italia" titola La Stampa stamattina. Ed oggi e' forse questo il concetto che coglie meglio il clima. Oltre il perimetro della  brodaglia maleodorante servita ogni giorno dai vari TG, patetiche messe in scena populiste per chi, come la gran parte degli italiani, si mostra ormai incapace di fare i conti con la realta'. Get real!, dicono gli americani: la realta' e' questa, sveglia! La questione razziale e' ufficialmente aperta in Italia, ho letto (mi pare sempre su La Stampa). E bensvegliati, dico io. Se il governo (ma non solo, dato che la deriva e’ partita dal demagogo Beppe Grillo, seguito a ruota dall’opportunista Walter Veltroni) continuera' ad alimentare questo clima di fobia collettiva razzista, il risveglio non potra' che essere cento volte piu' brusco e spiacevole.
"Presagi di guerra. In troppi si illudono che gli immigrati siano una manovalanza da sfruttare senza ricompensarla con altro che una manciata di euro in nero. La rabbia sta montando. I sei africani morti ammazzati dalla camorra nel casertano, e la rivolta violenta degli immigrati che vivono tutti gli italiani come nemici, rappresentano un segnale che dovrebbe allarmare tutte le persone responsabili. Temo che gli episodi di reazione furibonda dei dannati della terra possano ripetersi anche in altre zone del Paese. Manca loro la fede che lo Stato possa e voglia difenderli dai soprusi quotidiani che si moltiplicano. Avvertono un’ostilità crescente quando chiedono di pregare per il Ramadan, quando pretendono il rispetto dei loro diritti sul lavoro, quando si sentono odiati nelle notti cittadine com’è accaduto al povero milanese Abdoul una settimana fa. E allora il rischio è che scelgano fino in fondo la parte del torto, cioè l’autorganizzazione squadristica, scatenando conflitti etnici che l’Italia sarebbe molto meno preparata a sopportare rispetto a Francia e Gran Bretagna. O si favorisce una sensibilità condivisa, la pietà per le vittime, la solidarietà per i più deboli; oppure i due campi si separeranno e cominceranno a spararsi addosso. Quel giorno gli imprenditori politici della paura si compiaceranno di avere avuto ragione, senza rendersi conto che sono tra i responsabili di una nuova stagione di violenza ormai alle porte." - Gad Lerner