Melamente assorto

iPhone: piu' tacche, piu' sole


Ieri l'autorevole sito specializzato iPhone Atlas titolava: "Il placebo della ricezione di Apple iPhone". Cosa intende? E' presto detto. Dalla data d'immissione sul mercato della seconda generazione del dispositivo telefonante di Apple (a meno di un anno dal rilascio della prima) un grido di dolore ha prevalso su tutte le pur numerose lagnanze dei neo acquirenti del melafonino: quello causato dai problemi di ricezione. Problemi che ad oggi, arrivati alla versione 2.1 del firmware ed a quattro mesi dall'uscita del gioiello tecnologico di Steve Jobs, pervicacemente, dispettosamente, irrispettosamente, continuano a persistere, affliggendo il telefono fiore all'occhiello dello zelota appliano un po' come certi parassiti a volte affliggono i nostri amati animali domestici. Di fronte a questa complicatissima problematica, apparentemente irresolubile (far si' che un telefono possa telefonare), gli ingegneri di Cupertino quale geniale escamotage hanno saputo escogitare? Piu' tacche per tutti. In pratica, col nuovo firmware (il 2.1) hanno aumentato il numero delle barrette che indicano la forza del segnale (in italiano popolare: campo), in modo da poter creare l'impressione visiva che esso sia aumentato, cosa che chiaramente non e'. L'inganno e' stato gabellato sub specie "misurazione del segnale piu' accurata". A volte mi sorge il dubbio che Apple tenga i corsi d'aggiornamento ad Arcore.
P.S. Lo scrivo, ma e' pleonastico ripeterlo ormai: nessun sito italiano specializzato ha riportato una parola su questa imbarazzante faccenda.