Dice John Maynard Keynes: "Gli speculatori possono essere innocui se sono delle bolle sopra un flusso regolare di intraprese economiche; ma la situazione č seria se le imprese diventano una bolla sospesa sopra un vortice di speculazioni". Ancora una volta voci incontrollate rimbalzano sui media, riguardo la salute del multimiliardario CEO di Apple, Steve Jobs. Stavolta si e' parlato di un attacco di cuore. E ancora una volta, prevedibilmente, le azioni vanno giu' di botto. Di conseguenza, ancora una volta, tocca sorbirsi le patetiche vulgate dei soliti siti Applezeloti sui malvagi "speculatori" che avrebbero vigliaccamente ordito il turpe complotto "micro-dell-pluto-giudaico-massonico" ai danni degli "onesti investitori" dell'azienda californiana, portando lacrime, devastazione e rovina tra le virtuose genti dell'information technology internazionale. Queste, a prima vista, potrebbero perfino apparire argomentazioni di un qualche pregio, se non si trovassero poi inevitabilmente ad impattare con due fatti la cui solidita' granitica le svela per quello che invece sono: poco piu' che lagne indecenti. Primo fatto: la caduta verticale del valore delle azioni Apple non e' un problema di questa o quella notizia riguardo la salute del suo CEO, ma dipende da fattori ben diversi, come questi grafici dimostrano inequivocabilmente.
Il debole cuore di Apple
Dice John Maynard Keynes: "Gli speculatori possono essere innocui se sono delle bolle sopra un flusso regolare di intraprese economiche; ma la situazione č seria se le imprese diventano una bolla sospesa sopra un vortice di speculazioni". Ancora una volta voci incontrollate rimbalzano sui media, riguardo la salute del multimiliardario CEO di Apple, Steve Jobs. Stavolta si e' parlato di un attacco di cuore. E ancora una volta, prevedibilmente, le azioni vanno giu' di botto. Di conseguenza, ancora una volta, tocca sorbirsi le patetiche vulgate dei soliti siti Applezeloti sui malvagi "speculatori" che avrebbero vigliaccamente ordito il turpe complotto "micro-dell-pluto-giudaico-massonico" ai danni degli "onesti investitori" dell'azienda californiana, portando lacrime, devastazione e rovina tra le virtuose genti dell'information technology internazionale. Queste, a prima vista, potrebbero perfino apparire argomentazioni di un qualche pregio, se non si trovassero poi inevitabilmente ad impattare con due fatti la cui solidita' granitica le svela per quello che invece sono: poco piu' che lagne indecenti. Primo fatto: la caduta verticale del valore delle azioni Apple non e' un problema di questa o quella notizia riguardo la salute del suo CEO, ma dipende da fattori ben diversi, come questi grafici dimostrano inequivocabilmente.