Melamente assorto

I predatori della mela violata


Gli avvocati di Apple sono di nuovo al lavoro; quelli laureati e quelli non. L'avvocato d'ufficio Macity oggi infatti ci informa che gli avvocati "veri" dell'azienda di Cupertino hanno citato in giudizio una scuola canadese, accusandola di aver violato il suo marchio registrato: la celebre mela morsicata. L'ignoto redattore del sito tecnico italiano medaglia d'oro dello zelotismo appliano, infatti, arringa la sua folla cosi': "A prima vista il logo, in effetti, appare se non altro ispirato a quello di Apple. Cambiano i colori e, parzialmente, il profilo; manca anche il morso su un lato, ma l'aspetto tridimensionale, le proporzioni, l'incavo nella parte bassa e la foglia (orientata nella stessa direzione), ricordano non poco la Mela di Cupertino". Ecco i due simboli posti a confronto.
Dimentica, o meglio omette, il nostro esimio avvocato d'ufficio, di riferire l'intera storia del marchio Apple. Si tratta di una storia tormentata e piena di ombre, che ha visto Apple Computers di Steve Jobs contrapporsi per decenni ad Apple Corps dei Beatles. I quattro di Liverpool citarono in giudizio varie volte la societa' californiana e vinsero ripetutamente, dimostrando che Steve Jobs aveva copiato nome e simbolo della compagnia di Lennon, Mc Cartney e soci. Steve Jobs fu costretto a sborsare, durante gli anni, decine di milioni di dollari per il "furto" che aveva commesso e la diatriba si e' conclusa solo recentemente, nel 2007, con un accordo i cui termini sono stati misteriosamente secretati. Ecco i rispettivi marchi (dell'epoca) a confronto.
Capisco che rischi d'esser poco commendevole, per gli zeloti 24h24 della mela, colui che osi richiamare l'attenzione sulla trave che tutt'ora staziona nell'occhio del CEO di Apple. Il quale continua a spedire i suoi avvocati in giro per il mondo, denunciando a destra e a manca chi usa una mela nel suo logo aziendale; ma il duro mestiere del giornalista (per informatico che sia) deve essere lo stesso di quello del cinico, che, come dice Julien De Valckenaere: "nella mela pił bella cerca anzitutto il baco".